Il nostro commento uscito oggi su Prima Pagina Modena.
di Silvia Gilioli e Vanni Zagnoli
Cari tifosi del Modena,
spieghiamo perchè siamo scettici su Hernan Crespo. Lo siamo per lui, ma lo siamo nei confronti di tutti i tecnici che partono dall’alto.
Serve, a nostro avviso, sempre, un percorso professionale dal basso, anche per i grandi giocatori. Eccezioni si possono fare, chessò, per i palloni d’oro.
Hernan è lo sportivo più amato dai parmigiani, è di livello mondiale, ma come tecnico è alquanto inesperto. All’attivo ha solo un campionato primavera, iniziare da una serie B, in una piazza ambiziosa come Modena, è molto impegnativo.
Conveniva, per esempio, iniziare dalla serie D, dal Lentigione, e non sto scherzando. Del resto la società reggiana della Bassa, anni fa, lo voleva come bomber.
I flop, fra i grandi nomi, sono rituali: Inzaghi, Seedorf, Stramaccioni che pure non era un grande nome.
Qui ci concentriamo, allora, sulle eccezioni vincenti, sperando che Crespo mi smentisca. E in effetti nelle ultime stagioni le eccezioni sono rituali.
Montella, benissimo ovunque.
Guardiola, idem, ma per due anni aveva guidato il Barcellona B.
Oddo, subentrato al Pescara, 5 partite eccellenti.
Mark Iuliano, subentrato al Latina, ottimo, dopo le difficoltà di Breda e Beretta.
Colombo, eccellente alla Reggiana, dopo una o due stagioni, non ricordo, alla Pro Patria.
Restano, però, eccezioni. Eccezioni.
Hernan è una persona intelligente, sensibile, che certamente farà strada, ma la sfida canarina è delicatissima.
Gli auguriamo di percorrere la stessa strada di Montella e Guardiola, di Iuliano e Colombo. Colombo che peraltro non era un grande giocatore, o perlomeno famoso.