Prima Pagina Modena. I carpigiani ameranno Castori

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Questo è il testo che avevo modificato per Prima Pagina Modena, su Fabrizio Castori. E’ stata pubblicata la prima versione, dalla redazione, ieri.
Negli ultimi anni, il curriculum di Fabrizio Castori è punteggiato di esoneri più che di successi, ma il professionista è di prim’ordine e anche l’uomo.
Raramente un personaggio del suo livello è tanto disponibile con giornalisti lontano dalla realtà dove allena e anche lontano dalla grande stampa. “Quando non si è in panchina, si parla anche volentieri di calcio. Se la società è d’accordo, io non ho problemi a farti intervista”.
Così raccontava prima di andare a guidare l’Ascoli. Fabrizio è uno vero, sanguigno, fa giocare bene le squadre, a 60 anni ci auguriamo anche per il Carpi che possa ancora arrivare in serie A, la meriterebbe per quanto ha dato, partendo dalle categorie inferiori.
Anni fa, a Reggio, dopo una vittoria allo scadere della sua squadra, il Cesena, i giornalisti lo provocavano, lui rispose per le rime. Ecco, non le manda a dire, ha un carattere che ricorda i grandi strateghi, Antonio Conte, Fabio Capello e Marcello Lippi.
E merita di lavorare come vuole perchè ha esperienza e carisma. Nell’ultima esperienza, alla Reggina, c’era il presidente Lillo Foti in ogni dove, non lasciava tranquilli i giocatori, era troppo “interferente”.
Con Walter Alfredo Novellino, sarà un bel derby fra 60enni. Sono marpioni della panchina.
Va anche ricordata la squalifica rimediata con il Cesena, contro il Lumezzane. Castori la vuole dimenticare, può capitare, non va giudicato per quella. Sarebbe stato come giudicare Paolo Rossi o Bruno Giordano per lo stop relativo al calcioscommesse.
In regione ha fatto molto bene a Cesena, a Piacenza è stato esonerato ma non è stato un fallimento. La speranza è che porti il Carpi ai primi playoff per la serie A della sua storia.
E’ stato licenziato da 5 squadre, però ha conquistato 7 promozioni, dall’Eccellenza alla B. Questo si chiama saper allenare, formarsi, crescere in maniera progressiva. Avere l’esperienza giusta per guidare qualsiasi gruppo. Essere anche apprezzato dai giocatori. E il pubblico dello stadio Cabassi non resterà indifferente a un personaggio del genere.

 

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