Giovedì a Firenze i funerali di Davide Astori nella basilica di Santa Croce. Da mercoledì la camera ardente a Coverciano. I ricordi dei compagni

Le sciarpe attaccate ai cancelli del Franchi (corrieredellosport.it)

(v.zag.) A Firenze sono giornate dolorosissime, per la morte di Davide Astori. I funerali si svolgeranno giovedì, alle 10, nella basilica di Santa Croce, mentre la camera ardente verrà allestita domani, al centro tecnico di Coverciano, dopo l’autopsia. Sono i desideri di Francesca Fioretti, la compagna napoletana di Davide.
Firenze si è risvegliata sotto la pioggia e con la processione dei tifosi davanti allo stadio Artemio Franchi, in tanti portano sciarpe e mazzi di fiori, bandiere e maglie, striscioni in omaggio al capitano viola. Arrivano ricordi e cimeli anche di altri club, Empoli, Torino, e pure di società straniere. E poi biglietti e messaggi affissi sulle cancellate, cuori viola e mazzi di fiori.
Fra i tanti messaggi, Riccardo Saponara, su instagram: “O capitano mio capitano… Perché non sei sceso a fare colazione con noi? Ora ci diranno che la vita scorre e dovremo rialzarci ma che sapore avrà la tua assenza? Chi sgriderà i più giovani e responsabilizzerà i più esperti? Con chi dibatteremo sulle puntate di Masterchef e i ristoranti fiorentini? Torna dai, torna a Firenze dove ti attendono per rinnovare il contratto, esci da quella maledetta stanza, ti aspettiamo domani per gli allenamenti… Ovunque tu sia, continua a difendere la nostra porta e dalle retrovie illuminaci il giusto cammino. O capitano mio capitano, per sempre mio capitano”.
Il ds Carlos Freitas, portoghese: “Mi piacerebbe ricordare il tuo sorriso, abbracciando un Pallone d’oro delle virtù, dell’educazione”. Il team manager Giancarlo Antognoni: “Ragazzo d’altri tempi, sei stato esempio di lealtà, correttezza e attaccamento, un vero capitano, mi sono rivisto in te”.
La tragedia di Astori è viva anche nei parenti di chi ha vissuto drammi assimilabili, come il padre di Luigi Ciatti, il tifoso viola ucciso verso Ferragosto in una discoteca a LLoret de Mar: “Sarete sicuramente uno accanto all’altro, due bravi ragazzi che avrebbero meritato di viverla fino in fondo, un destino crudele vi ha portato via troppo presto”.
La Fiorentina prova a ripartire, ieri c’erano il patron Diego Della Valle e il fratello Andrea, presidente, sotto shock come il ds Pantaleo Corvino, come Firenze e la tifoseria. La squadra si ritroverà nel pomeriggio, per riprendere la preparazione, mentre sono fermi il settore giovanile e la femminile, campione d’Italia. I viola potrebbero essere affiancati da uno psicologo, per assorbire meglio il contraccolpo, del resto l’allenatore Stefano Pioli a Bologna si faceva seguire personalmente da un esperto, “per diventare un allenatore migliore”.
A Coverciano e nella sede della Figc a Roma le bandiere sono a mezz’asta. Le nazionali impegnate in questi giorni (la femminile è in Svizzera, poi l’under 17) avranno il lutto al braccio e osserveranno un minuto di raccoglimento per onorare la memoria del centrale viola. Minuto di silenzio anche nei 36 centri federali territoriali, a commemorare anche il difensore che aveva esordito in azzurro a 26 anni, nel 2011, in Ucraina, con Prandelli ct.
Già si propone di intitolare ad Astori il nuovo stadio di Firenze o il centro sportivo, insieme al ritiro della maglia numero 13, anche da parte del Cagliari. Anche l’arte ricorda il calciatore, gli Uffizi gli dedicheranno la mostra “Dipingere e disegnare da gran maestro”, il talento di Elisabetta Sirani, in programma da oggi al 10 giugno.

 

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