A margine di un convegno su Expo 2015 e legalità, il presidente del Coni Giovanni Malagò impartisce una sorta di benedizione al nuovo connubio Alex Schwazer – Sandro Donati.
La sinergia tecnica tra l’olimpionico squalificato e il pioniere della lotta antidoping è un preciso segnale di discontinuità che contribuisce al rinnovamento dello sport. Malagò sottolinea “con orgoglio che tutto avviene nel rispetto delle regole esistenti”.
Sandro Donati spiega la sua decisione: “Una scelta coerente motivata dallo spirito di collaborazione dimostrato dall’atleta”. Determinante il fatto che il marciatore altoatesino abbia accettato di trasferirsi a Roma. Schwazer puntualizza che è stata sua l’idea: “Una sfida non solo al cronometro e agli avversari, bensì intrapresa allo scopo di recuperare credibilità presso l’opinione pubblica. Nessuna anticipazione invece riguardo una possibile riduzione della squalifica che consentirebbe la partecipazione ai Giochi di Rio 2016.