Apperò. Il 3-2 di Civitanova su Modena dice tutto delle semifinali scudetto di volley. Le solite 4 proporranno probabilmente serie lunghe (al meglio delle 5 gare) dopo quarti scontati, a parte lo spavento dell’Azimut contro Verona, che aveva vinto al PalaPanini. I campioni emiliani tornano temibili, con Travica in regia, dopo il 25-22 della Lube: azzeccano il 22-25 e 20-25, grazie a Ngapeth, Holt e Vettori, levando certezze al ct Blengini, all’inseguimento della prima finale scudetto. Nel terzo set piacciono i liberi, Rossini e Grebennikov, poi Le Roux. Il 25-19 e l’15-11 dicono di marchigiani comunque superiori, grazie al centrale Cester e a Sokolov, ma nel tiebreak esce Juantorena per infortunio al piede. Lube e Modena si ritroveranno quasi certamente nel quarto di Champions, mentre la vincente è attesa in semifinale da Perugia, organizzatrice delle final 4, a Roma, a fine aprile.
A Trento, gli umbri si presentano con il 16-25, rimontato a fatica dall’Itas: 3-1 e 25-22, 26-24, 25-22. La Sir è perfetta per un set ma spreca due vantaggi imperdibili, 19-21 nel secondo e 22-24 nel 3°. Paga la tensione e il fattore campo avverso, Bernardi non cambia la testa di una squadra di Bobo Kovac aveva portato alle finali, senza tuttavia conquistare trofei. Le battute di Zaytsev, Atanasijevic e Russell non bastano, la regia di De Cecco è illuminante ma non nei momenti chiave, caratterizzati dal muro trentino e da Antonov, azzurro di Bulgaria. E nel quarto parziale Lorenzetti azzarda un sestetto quasi tutto italiano, con il giovane Nelli e Daniele Mazzone: bella notizia per la nazionale, verso il mondiale 2018.
Vanni Zagnoli