http://www.ilgiornale.it/news/sport/giani-doppia-vita-dargento-1437560.html
“Gggiani, Zgggiani”. Sembra di sentire lo speaker del PalaPanini di Modena, il teatrale Antoine Nanni, quando incitava Andrea Giani, uno dei più grandi della nazionale del secolo, che da ct è bravo quanto da centrale e o schiacciatore. E’ al secondo argento di fila, con nazionali alternative, ovvero Slovenia e Germania. Domenica porta la Russia al quinto set ed è già tanto. Lo conduce per 6-2, si fa rimontare, sul 9-10 è evidente che vinceranno gli ex sovietici, ma pazienza. Perchè Giani regala l’unica finale della storia del volley ai tedeschi, vincitutto ovunque escluso nella pallavolo, e due anni fa omaggiò la Slovenia, rimasta competitiva anche senza di lui. Per la Russia è il 2° oro in 4 anni, il 13° nella storia, considerata anche la versione da Urss, con un trevigiano come vice, Sergio Busato.
Giani è uno dei tanti con il doppio incarico, ha l’obbligo di portare ai playoff l’ambiziosa Milano, mentre il collega Blengini è in esclusiva con l’Italia. Il napoletano trapiantato a Parma è più bravo con le nazionali piuttosto che con i club, pur avendo fatto anche bene a Verona.
L’Europeo conferma la felicità del videochallenge, la var di sottorete, applicata già da un decennio. I ritmi sono giusti, la musica inebriante, è la strada giusta. Meno l’Italia. Si possono promuovere Giannelli e Daniele Mazzone, non c’è stato molto altro, escluso il 2-3 con la Germania. Che testimonia di azzurri potenzialmente da finale.
Vanni Zagnoli
