La versione integrale del pezzo uscito oggi quasi dimezzato su Il Giornale.
Di Natale era in dubbio, si è aggiudicato il confronto a distanza con Cassano.
Vanni Zagnoli
L’Udinese si candida come terza forza del campionato, stasera affronta il Parma e Stramaccioni ritrova Cassano da avversario, dopo la cassanata di due anni fa. Lì Fantantonio entrò in frizione con l’Inter e lo stesso Strama due mesi dopo venne congedato per Mazzarri. Il posticipo delle 19 mette allora a confronto Cassano con un altro ex azzurro, Di Natale, peraltro in dubbio.
“I due – racconta l’allenatore dell’Udinese – si somigliano nel grande talento, starebbero bene insieme. Totò ha una capacità realizzativa che, su scala da 1 a 10, vale 11”. Come le stagioni da cui è in Friuli. “Ha legato il suo cammino a un’identità, rappresenta la regione”.
L’altro Antonio è l’opposto, il re degli assist. “Trascina il Parma e rappresenta la prima opzione di giocata, ha segnato e fisicamente lo vedo bene. In questa condizione può cambiare la storia di una partita. Donadoni gioca senza centravanti è la situazione ideale perchè i suoi ripartano”.
Stramaccioni si lamenta per gli infortuni dell’Udinese. “Globalmente non stiamo bene, siamo usciti dall’Olimpico con altri due acciaccati, Di Natale e Muriel, per noi fondamentali. Totò ha preso un colpo alla schiena nel finale, avevo esaurito i cambi e faticava a respirare. Muriel aveva subito un impatto durissimo con Marchetti, è rimasto in campo altri 5’, propiziando anche l’azione del gol. Spero di recuperarne almeno uno”.
Il tecnico più giovane della serie A fa comunque esercizio di prudenza. “Questa è una sfida salvezza”.
Il Parma la affronta senza 3 dei migliori, Cassani e Paletta sono stati operati e resteranno fuori per 3-4 mesi, pure Biabiany per l’aritmia potrebbe rivedersi solo nel 2015. “Ma non ci piangiamo addosso”, dice Donadoni.
Alle 21 la Lazio è di scena a Palermo, Pioli si presenta con 3 punti biancocelesti in 4 gare, laddove 3 anni fa venne esonerato, ancora prima che iniziasse la stagione. “Serve una sterzata – spiega -, perchè nelle prime giornate eravamo continui e in crescita, nonostante le sconfitte a Milano e Genova, ma non giovedì con l’Udinese. Le responsabilità sono mie. Guardo la classifica incredulo, non però vivo nel mondo dei sogni, miglioriamo velocemente”.
Tre punti ha pure il Palermo. “E’ avversario rognoso, con attaccanti veloci e di qualità”.