Questa è il testo integrale della chiacchierata con uno dei miei miti, Preben Larsen Elkjaer, il danese volante dello scudetto del Verona. E’ uscita oggi una parte su Il Giornale di Sicilia
Vanni Zagnoli
Lo scarpino di Preben Larsen Elkjaer è come fosse ancora là, sul prato del Bentegodi. Trent’anni fa, Verona-Juventus, riceve palla sulla sinistra, supera in dribbling in velocità Luciano Favero, perde la scarpa eppure segna, da fuori. Era l’anno dello scudetto più incredibile del calcio moderno italiano, l’unico nel dopoguerra arrivato in una città non capoluogo di regione, e il danese era la punta della spettacolare banda di Osvaldo Bagnoli. Recitabile a memoria, con numeri fissi e spettacolo: Garella; Ferroni, Marangon; Briegel, Fontolan, Tricella; Fanna, Volpati (Bruni), Galderisi, Di Gennaro, Elkjaer. Nella città di Romeo e Giulietta riuscì il miracolo che in fondo voleva il presidente Zamparini per il Palermo.
Elkjaer, ha sentito che in Sicilia arriva il 23enne Simon Makienok?
“Certo, faccio il commentatore per la tv danese, ovviamente conosco l’ex centravanti del Brondby”.
Sarà titolare, secondo lei?
“Ecco, qui non rispondo, perchè non so valutare il valore dei rosanero”.
Makienok quanto vale?
“E’ forte di testa, nell’area, ovviamente con quei 2 metri e 2 centimetri, è difficile marcarlo. altezza. Come giocatore non è che sia eccezionale, però è molto particolare, così alto”.
Anche Jan Koller è altrettanto lungo…
“Già, quella statura è un’anomalia, per il calcio”.
Che ragazzo ha?
“Tranquillo, a quanto so, ma non gli ho mai parlato”.
E’ in nazionale?
“Ha disputato in tutto 6 partite, non è fisso, nel gruppo guidato da 14 anni dal mio ex compagno Morten Olsen. In Danimarca esistono 5 centravanti superiori a lui, però è unico, con quello stacco da cestista”.
Bendtner ha fallito, nella Juve, due stagioni fa si limitò a 9 presenze: Makienok è più forte?
“No, l’ex bianconero tecnicamente è più bravo e veloce, nonostante la stazza”.
Può raggiungere il livello di rendimento e appeal di Barreto o Dybala?
“Non li conosco, mi spiace. Con il danese, però, Zamparini ha comprato qualcos’altro, che per gli avversari può rappresentare un problema, com’era un altro ceco, Lokvenc”.
Lei è mai stato in Sicilia?
“Come commentatore, ai mondiali di Italia ’90, anche se avevo solo 33 anni e avevo appena smesso. Seguii il girone proprio della Favorita. In precedenza, rammento una vacanza nel 1982, all’epoca del mondiale vinto dall’Italia. Con mia moglie Nicole ero a Taormina”.
Da Copenaghen come vede Beppe Iachini?
“Eravamo compagni nella mia ultima stagione gialloblù, arrivammo nei quarti di coppa Uefa, eliminati dal Werder Brema. Lo ricordo bene anche se abbiamo perso i contatti. La sua grinta era unica”.
I danesi in Italia sono rari…
“C’è il difensore Sorensen, passato dalla Juve al Verona, mentre Kjaer, ex Palermo e Roma, è in Francia, al Lilla”.
Lunedì 15 sarà al Bentegodi, per Verona-Palermo?
“No, magari seguirò la partita in tv. L’anno scorso ho seguito l’Hellas 3-4 volte, mai la serie B. Del resto il calcio italiano è sempre, non so se in Danimarca continueranno a trasmettere, perchè il livello si è abbassato e non siamo ciechi…”.
A Verona, in effetti, sono arrivate le stelle cadenti Saviola, 32 anni, e il messicano Marquez.
“Beh, il nostro calcio sta ancora peggio, perchè non ha rappresentanti in Champions e solo due in Europa league: Copenaghen e Aalborg”.
Lei quanto fuma, adesso?
“Da 14 anni ho smesso”.
E quanta cioccolata consuma?
“Non ha domande più intelligenti?”.
In gialloblù era ricordato come divoratore di sigarette e cioccolato”.
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