Il Giornale di Sicilia, Parma-Palermo. D’Aversa, due vittorie in 11 gare: “A Coverciano insegnano a non dimettersi mai”. Un anno fa Apolloni venne esonerato e i 3 dirigenti lasciarono, ora anche il terzo posto si allontana. Gli infortunati, Dezi beccato dal tifosi per il gesto delle orecchie protese, dopo il primo gol

Guido Barilla, Nevio Scala e Marco Ferrari hanno fondato nel 2015 il nuovo Parma dopo il fallimento (Getty)

Collecchio. (vzagn) Due vittorie in 11 gare, il Parma sta faticando più del Palermo, nonostante abbia una squadra non tanto inferiore. Roberto D’Aversa non è d’accordo, come all’andata: “I rosanero hanno la rosa migliore”.
Se il Palermo non fosse ancora a rischio fallimento, Tedino sarebbe forse stato posto in discussione dal presidente Zamparini, a Parma il tecnico resiste, la striscia negativa era di un successo in 9 partite, onestamente poco anche soltanto per inseguire il terzo posto. Quindici mesi fa, la proprietà esonerò Apolloni, che in serie C non stava facendo peggio di D’Aversa, con una squadra costata parecchio di meno, i risultati erano dignitosi, non il gioco, e lì si dimisero il presidente Scala e il dt Minotti e il ds Galassi, ora invece sono tutti con D’Aversa. “A Coverciano – sottolinea – insegnano sempre a non dimettersi, nelle difficoltà. Dopo il successo di Salerno ci avevo pensato”. Naturalmente è una battuta. Su D’Aversa aleggia da mesi lo spettro di Guidolin, il doppio ex, che qui a Parma avvicinò l’Europa, poi conquistata da Donadoni ma vanificata a tavolino. Il gioco è modesto e gli infortuni (a Ceravolo, che ha perso quasi l’intera stagione, sino a ora) non bastano ad assolvere il tecnico. “Ma qui ero in discussione anche nel momento in cui le cose andavano bene”. Un anno fa il Parma fece una splendida rincorsa, salvo flettersi negli ultimi due mesi e mancare la promozione, colta dal Venezia. Ai playoff venne promosso con molta fortuna e l’arbitraggio favorevole sul Pordenone, proprio ai danni di Tedino. “Già, ci siamo incrociati di frequente, dalla scorsa stagione”. E vince sempre D’Aversa, anche pareggiando…
Ecco, di pareggi il Parma non ha più bisogno, come il Palermo se vuole arrivare secondo. Gli emiliani rischiavano addirittura di uscire dalla zona playoff, il secondo posto è lontano, il terzo è ancora alla portata, tantopiù con Ciciretti e il (super)mercato di gennaio. I 7 soci di Nuovo Inizio, a partire da Guido Barilla, hanno un budget da Europa, in prospettiva. Oggi è in dubbio Vacca. “Si è fermato nella rifinitura – spiega l’allenatore crociato -, devo valutare, anche per Calaiò. Arriviamo da’ottima prestazione sotto l’aspetto del risultato a Salerno, con qualche difficoltà logistica subito dopo. Adesso siamo pronti a fare risultato contro una squadra molto forte”.
Infortunati Ciciretti, il palermitano Di Gaudio, Mazzocchi, l’ex trapanese Scozzarella (decisivo nell’1-1 con il Venezia) e Siligardi. Dezi è contestatissimo dalla curva per avere fatto il segno delle orecchie in ascolto ai fischi, dopo il suo primo gol emiliano.
Vanni Zagnoli
PARMA (4-3-3): 1 Frattali; 23 Gazzola, 2 Iacoponi, 6 Lucarelli, 28 Gagliolo; 11 Munari, 33 Dezi, 29 Scavone; 19 Insigne, 9 Calaiò, 15 Da Cruz. A disposizione: 22 Nardi, 35 Dini, 4 Vacca, 5 Di Cesare, 10 Baraye, 14 Frediani, 16 Anastasio, 17 Barillà, 30 Ceravolo, 31 Sierralta.
Allenatore: D’Aversa.

Da “Il Giornale di Sicilia”

Related Posts

Leave a reply