Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
Arriva un colpo che può essere il migliore della stagione, per la Betaland. Vince al PalaBigi, sino a metà della scorsa stagione per un biennio pressochè inviolato, in campionato. Capo d’Orlando aveva accarezzato l’impresa, in passato, lo centra dominando a rimbalzo, con un differenziale enorme, 18 carambole catturate dalla Grissin Bon contro 44, roba da Italia-Serbia.
Gennaro Di Carlo era alquanto battagliero, alla vigilia, siamo andati a trovarlo nel ritiro di Masone, sulla via Emilia verso Modena, e ci aveva concesso solo una foto. Era in relax, a seguire Napoli-Inter, ma atteso dalla riunione tecnica di vigilia: “Evito volentieri il finale punto a punto, spero di essere sopra di 20”. Era irrealtà, contro i due volte finalisti, però in effetti i biancazzurri hanno controllato senza affanni clamorosi, nei minuti chiave. Merito di Atsur e Kulboka, bravissimi nell’ultimo periodo a segnare da distanze siderali, a puntare gli emiliani, fermi a una vittoria in 6 gare ufficiali, nonostante il primo quarto di uno straordinario dell’azzurro Amedeo Della Valle. Menetti non si sente in discussione, eppure è atteso dalle trasferte complicate di Trento e Brescia.
Il match parte con bell’ardore e le guardie di entrambe le formazioni protagoniste al tiro e con passaggi illuminanti: Mussini e Della Valle nella Grissin, Atsur ed Edwards di fronte. Una tripla di Candi fissa il +4 di una prima frazione certamente non memorabile dal punto di vista tecnico. Capo riparte di slancio con un tiro dalla lunga distanza di Ihring, al sorpasso. Il figlio di Carlo Della Valle con un paio di pregevoli canestri dalla media distanza tiene a galla il quintetto reggiano e addirittura piazza 8 punti in 45”, con due triple e una schiacciata su palla rubata a metà campo. All’intervallo Betaland è -4, solo per il 27 di valutazione del leader dei grissini, con 7/11 al tiro e 5 assist.
I palatini restano lì e nel terzo parziale profittano del calo emiliano, soprattutto in difesa. Edwards e Kulboka (16 punti al 27′) sospingono la squadra della famiglia Sindoni, un canestro da lontano di Nevels e l’appoggio di De Vico valgono il 53-55 della mezz’ora. All’ultimo stop, Betaland si invola, raggiunge gli 8 punti di margine, grazie ai rimbalzi, fra qualche mugugno del pubblico. Il controbreak arriva dalle triple di Markoischvili, Wright e Mussini. Era il momento più delicato della stagione per la formazione di Menetti, lì è Capo d’Orlando a mantenere la calma, a differenza del finale con Milano. Atsur e Kulboka trapanano la retina che è un piacere e la difesa è durissima. Le spinte giuste evitano la riscossa della Reggiana, tre anni fa vincitrice dell’Eurochallenge. Betaland azzecca 4 triple: di cui due clamorose: due sono di Atsur, una di Kulboka, mentre Ikovlev dall’angolo leva ogni pathos. Reggio ricorre al fallo troppo tardi, visto che non è in bonus, e consegna il primo successo stagionale a Capo, escluso il preliminare di Champions league.
vzag
Grissin Bon-Capo d’Orlando 69-75
GRISSIN BON: Mussini 9, Wright 8, Bonacini, Candi 5, Della Valle 26, Reynolds 1, Markoishvili 13, Nevels 5, Sanè, De Vico 2. Allenatore: Menetti.
BETALAND: Alibegovic, Ihring 6, Atsur 13, Kulboka 19, Laganà, Strautins, Delas 6. Edwards 13, Wojciechowski 6, Stella, Ikovlev 12, Donda. Allenatore: Di Carlo.
Arbitri: Begnis, Weidmann, Di Francesco.
Note: i parziali 20-16; 41-37; 53-55. Spettatori 3800. Tiri: da due, Re 14-32, Ca 20-30; da 3, Re 11/33, Ca 11/26; libero Re 8/10, Ca 2/2. Rimbalzi: Re 18 (6 off), Ca 44 (11). Recuperi: Re 11, Ca 5. Perse: Re 8, Ca 25. Assist: Re 16, Ca 15.