Vanni Zagnoli
Serve giusto un oro esotico, per chiudere un’olimpiade azzurra da 7,5. Perchè Frank Chamizo è cubano, italiano solo di matrimonio, quasi combinato, per fargli avere la cittadinanza e lottare liberamente. Nella categoria sino a 65 chili è il favorito, in virtù del mondiale vinto l’anno scorso a Las Vegas e dell’Europeo di marzo, a Riga. Per questo la Snai lo paga a 2,50, davanti all’uzbeko Navruzov,
offerto a 4,50; terzo è stimato l’iraniano Mohammadi (6,50).
Il titolo di Frank Chamizo Marquez sarebbe paragonabile al primo posto di Carlo Molfetta, 4 anni fa, nel taekwondo, ma le attese sono infinitamente superiori.
Questo ragazzone di colore cresce povero, con la nonna, perchè la mamma vive in Spagna e torna ogni 5 mesi, mentre il padre si risposa negli Usa e il fratello se ne va in Germania.
“Ho vissuto momenti forti – raccontava -, partendo dalla squalifica da novado dell’anno, ovvero il più promettente di Cuba. A 18 anni, nel 2010, sono bronzo mondiale a Mosca. Perdo 10 chili, per rientrare nella categoria dei 55, senonchè una volta peso un etto in più e questo basta per sbattermi fuori dalla nazionale”.
Vendetta per una medaglia mancata. “Nel 2011, ai Giochi Panamericani. Diventa una questione politica e allora neanche ricontrollano il peso. Mi trovo senza stipendio, a vendere di tutto per la strada, cercando i soldi per mangiare”.
Anche troppo, per la verità, al punto che Frank mette su la pancia e non lotta più. Finchè l’amore per Dalma Caneva lo riporta sulla materassina. “Ci conosciamo al centro di olimpico di Ostia, dove si prepara la nazionale. La sposo giovanissima: 18 anni lei, 20 io. Siamo troppo di corsa e impegnati e così matura la separazione, ancorchè in ottimi rapporti”.
Chamizo gareggia per l’esercito, ama il cinema e balla la salsa, oggi cercherà di far prendere la balla agli avversari, con le sue prese forti. Per imitare il podio di Juantorena, finalista nel volley, e del francese Bodegas, nella pallanuoto. Senza dimenticare i due argenti nel salto in lungo di Fiona May, nata in Inghilterra da giamaicani. Gente di colore, che dà colore alle medaglie.