Vanni Zagnoli
Era l’unico che aveva resistito per due stagioni intere, promozione e salvezza in A, a Venezia, fine anni ’90. Ieri è saltato anche Walter Alfredo Novellino (nella foto in copertina), il Monzon del calcio italiano, 63 anni, ala della stella del Milan, nel ’78. E’ durato 4 partite, un mese pieno grazie alla sosta pasquale. Novellino sapeva come assecondare il presidente Zamparini, non basta perchè raccatta un punto in 4 gare, lo 0-0 di Empoli: ha perso al Barbera con Napoli e Lazio (domenica sera 2-0 dopo 16’) e a Verona con il Chievo, 3-1, con quell’unica rete. “E’ solo una questione psicologica, sono ragazzi che meritano, ho dato tutto”, dice uno dei veterani delle panchine italiane, pragmatico come l’ex vice Beppe Iachini.
E in fondo tutto è iniziato lì, con l’esonero di Iachini, artefice della promozione e di una salvezza larghissima, la scorsa stagione. Aspetta, non gioca bene, però non ha più Dybala e Vasquez da solo talvolta è proprio mudo, cioè muto, anche sul piano calcistico. Il Palermo è ancora lì, in lotta per evitare il terz’ultimo posto, solo grazie agli affanni altrui, perchè Carpi e Frosinone perdono ancora e il Verona resta lontano 6 punti.
Torna a sedere Davide Ballardini, romagnolo sobrio e silenzioso che salvò il Cagliari con un girone di ritorno strepitoso, fece bene anche la prima volta a Palermo e al Genoa, ma non alla Lazio nè al Bologna, retrocesso. Aveva insidiato la leadership di capitan Sorrentino, che poi lo esonerò in diretta Sky, era alle vie legali con Zamparini, ma raccoglie il richiamo anche perchè gratificato di un premio salvezza e della promessa di restare, se centrerà l’obiettivo. Ma se lo farà giocando male, Zamparini non lo confermerà. E il signor Emmezeta deciderà sempre da solo, senza ascoltare il ds Gerolin nè il manager Angelo Baiguera, ex cestista a Cantù e anche buon cantante.
E’ il nono cambio stagionale per i rosanero, record di ogni tempo, per il calcio professionistico italiano, polverizzati i cambi operati al Grosseto in B da Piero Camilli, in questo decennio. Sono in ritiro a Coccaglio, nel Bresciano e procedono alla media di un rivolgimento tecnico ogni tre giornate e mezza. Iachini aveva resistito sino alla 12^, Ballardini fino alla 19^. Un turno con Viviani e Schelotto, uno con Bosi, 3 per Giovanni Tedesco e Schelotto, un’altra con il tecnico della primavera Bosi, poi finalista al Viareggio. Lo Iachini bis dura 3 gare, Novellino una in più e “Ballardo” ne ha 6 per centrare il traguardo. Dedicabile anche al figlio Elia, centrocampista promosso in B con l’Entella ma adesso in D, a Ravenna, la città di famiglia.