Modena
Fanno 6 gol, per Alberto Gilardino, un bottino in linea con le attese, a 33 anni, per il campione del mondo del 2006.
“Segnare è sempre bello ed emozionante – racconta il bomber -. Fin quando avvertirò queste emozioni, andrò avanti, cercando sempre di dare il massimo”.
Ha corso tanto, il cambio a metà ripresa è giustificato da un calo fisico?
“No, stavo bene, avrei potuto giocare tutta la gara. Mercoledì però ci aspetta una partita molto delicata, contro il Milan, dobbiamo mettercela tutta, e allora serve anche risparmiare energie”.
Aggiorniamo i suoi obiettivi personali?
“Voglio far bene, mi sento in un momento di forma ottimo, cerco di continuare a segnare”.
Si poteva fare di più, contro la terzultima della classe?
“Sapevamo delle difficoltà di questa partita, è un peccato perché potevamo vincere: incassiamo la lezione e anche il punto”.
Il rammarico è doppio, per il vantaggio non difeso e per il ritorno del finale, non trasformato nell’1-2.
“Avremmo potuto portare a casa tutti e i tre punti, con maggiore attenzione negli ultimi 15-20 minuti. E’ stata comunque una buona gara, sotto l’aspetto dell’intensità e della forza fisica”.
Come giudica il contatto di Goldaniga su Mancosu?
“Ero in panchina, non si vedeva molto bene, ho bisogno di rivederlo”.
Il Carpi è una squadra vecchia maniera, non si cura del possesso palla ma punta molto sulle ripartenze a tutta birra.
“Sono forti sulle seconde palle, l’hanno confermato. Questo pari esterno ci tiene su il morale, in vista di una grande sfida”.
Anche Castori ha ammesso di non essere soddisfatto: “Il Palermo ha combinato qualcosa di più”.
“Peccato, in effetti, per l’episodio del rigore. E poi per le 2-3 pallegol del finale, con le quali avremmo potuto far male al Carpi. Anche loro, peraltro, in contropiede a volte ci hanno messi in difficoltà, complessivamente dunque il pareggio è accettabile, perchè la gara è stata molto aperta”.
Cos’ha portato Guillerme Schelotto?
“In queste due settimane, ci siamo allenati in modo completamente diverso. Riesce a stimolarci molto, sotto l’aspetto mentale e fisico, questo per noi è importante”.
Alberto Gilardino saluta e va al pullman, mentre Hiliemark si intrattiene con giocatori del Carpi. Il Gila si era rivelato qui in Emilia, nel lontano 2000, a Piacenza, trovò la consacrazione nel triennio a Parma. C’è stata anche una stagione al Bologna, insomma da queste parti è di casa, ha tifosi personali ed è sempre un piacere vederlo giocare. L’intesa con Quaison e Vasquez è discreta, sono loro gli uomini della probabile salvezza rosanero. Dallo stadio Braglia escono certezze superiori, rispetto all’1-1 dell’andata.
Vanni Zagnoli
vzagn