Vanni Zagnoli
“Mio dio, Fabio Grosso”. Sembra di sentire ancora Marco Civoli, oggi vicedirettore di Raisport, entusiasmarsi per il gol alla Germania al 117’, nella semifinale mondiale. Dieci anni fa, il mancino abruzzese, classe ’77, era stato decisivo come nessun difensore nella storia delle grandi manifestazioni: rigore procurato negli altri supplementari, contro l’Australia, e rigore realizzato in finale, alla Francia. L’ultimo. Apoteosi. Anche ieri, ma a Viareggio, come allenatore della Juve, 3-2 al Palermo, alla prima finale. Al quarto d’ora segna di sinistro il cipriota Kastanos, pareggia il palermitano La Gumina (capocannoniere con 9 gol, più 12 nel campionato primavera), tapin su errore del portiere Del Favero. Poi solo rigori: dello juventino Vadalà, argentino (Giuliano atterra il ceco Macek), e di La Gumina, su tackle leggero di Severin. I siciliani sono molto più propositivi della loro squadra di serie A, per due volte accarezzano il sorpasso, senonchè al 36’ della ripresa Santoro sfiora Di Massimo, che trasforma il terzo rigore, dubbio. A livello giovanile si giocano tempi da 40’, i rosanero hanno una chance di 3-3, fermata da un tocco di mano in area, Valeri però non concede il quarto penalty.
Bianconera è la serie A, da 5 stagioni, bianconero è il Viareggio, perchè con 9 successi la Juve raggiunge il Milan (che vanta due finali in più) e stacca la Fiorentina.
Questa è la nostra formazione ideale della coppa di carnevale, secondo il 4-3-3: Marson (Palermo, premiato come miglior portiere); Lirola (Juve, spagnolo), Romero (Belgrano, argentino), Tafa (Palermo, albanese), Pellizzari (Entella); Orsolini (Ascoli), Bonetto (Inter),
Castrovilli (Fiorentina); Grieco (Spezia), La Gumina (Palermo), Filipovic (Spezia, croato). All. Bosi (Palermo).
Vince però Grosso, che fu campione del mondo da rosanero.
E’ nella foto in copertina