Il Giornale. Dopo 23 anni la Spal ritorna in B. Zigoni jr segna all’Arezzo. Il lustro di Reja e Capello: “Ferrara merita il grande calcio”. Quei 16 campionati di fila in A

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Lo striscione esposto dai tifosi della Spal nel giorno del ritorno in B

Vanni Zagnoli

La suggestione della Spal era nelle maglie, quel biancoceleste a righe verticali sottili, uniche. Polisportiva Ars et labor e i ferraresi sono davvero laboriosi, come l’Emilia intera. Dunque in quel lembo tra Veneto, Po e Romagna risalgono in B dopo 23 anni, con l’1-1 contro l’Arezzo di ieri sera. Segna Gianmarco Zigoni, figlio di Gianfranco, 73enne bohemièn degli anni ’60 e ’70. “Papà – ricorda – andava in panchina con la pelliccia e il cappello, a Verona. Poi ha allenato dilettanti e giovani”.

L’altro attaccante è Cellini, a lungo in B, sino allo stop per le scommesse. Gli schemi sono Semplici, intesi come Leonardo, l’allenatore fiorentino che debutterà in cadetteria: aveva giocato e allenato solo in Toscana, anche la primavera viola. La Spal viene da due fallimenti in un decennio, la crisi iniziò con la proprietà Donigaglia, quando toccò l’ultima B, nel ’92, con Gb Fabbri. Nel 2005 la cancellazione avvenne con la proprietà Pagliuso, ex Cosenza, 4 anni fa il bis con Butelli, maratoneta e re del fotovoltaico.

I biancocelesti restano fra le regine delle provinciali, con 16 campionati in A di fila, dal ’51 al ’68, e il 5° posto del 1960 come miglior piazzamento. Dalla terra ducale, degli Este, è passato Edy Reja: “Avevo 17 anni – ricorda – e per me è stata come una mamma. Il capitano era Oscar Massei, argentino. Mi aggrego alla gioia degli amici che mi hanno messaggiato”. Il presidente era Paolo Mazza, cui è dedicato lo stadio. Ospita 7500 posti e per la B sarà ampliato. La promozione è costata sui 3 milioni, stanzati dai Colombarini, papà Francesco e il figlio Simone, re del coibentante e del vetroresina a Portomaggiore, con stabilimenti in Brasile e Usa e aziende agricole. Vogliono far rivivere i mitici derby con il Bologna e contrastare la leadership regionale del Sassuolo. Il Carpi è la terza forza emiliana, poi c’è il Modena e intanto tornerà il derby con i canarini.

A Ferrara è cresciuto Fabio Capello, due stagioni nelle giovanili e poi 3 campionati di A, da regista: “Questa promozione mi dà grande gioia, ho seguito con attenzione il cammino della Spal, è bello rivederla almeno in B. La meritano la città e la storia, il presidente Mattioli, l’allenatore e la rosa”.

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