L’altro ottavo in programma stasera è fra Bayern Monaco e Arsenal, dalle 20,45 su Premium sport (371). I tedeschi sono favoriti ma neanche poi tantissimo, dal momento che in Bundesliga faticano. Sono primi, nelle ultime 11 partite ne hanno vinte 10 in extremis e 4 con solo un gol di scarto, così i giornali tedeschi chiamano Ancelotti “mister minimalista”. Una filosofia che contagia anche il direttore Karl Heinz Rummenigge: “Vincere 1-0 sarebbe perfetto”.
Il tecnico emiliano ha trionfato in Italia e in Inghilterra, in Francia e in Spagna, è destinato al successo anche in Germania, con 7 punti sul Lipsia, che non può resistere, sul lungo periodo, in genere convince anche sul piano del gioco.
“Ma occorre tempo – obietta Fabio Capello alla Bild -, prima che la squadra ne assimili il suo stile. Raggiunge sempre il vertice, lo ha dimostrato con Milan e Real Madrid. È nel suo dna conquistare la coppa, è un allenatore fantastico”. Al Milan arrivò terzo e quarto, quando vinse la Champions, nel 2003 e 2007, mentre nella Liga fu terzo, nel 2014, quando battè in finale l’Atletico Madrid. “Ma ai bavaresi basta che porti la coppa a Monaco”.
Di fronte all’Allianz Arena ha l’allenatore più fedele del calcio mondiale di vertice, il francese Arsene Wenger, 67 anni, da 21 all’Arsenal. Con Ancelotti è l’unico straniero ad aver centrato il double: dal 22 gennaio è squalificato, stasera torna in panchina, ma sembra al capolinea, tantopiù se per il 7° anno di fila mancasse l’approdo ai quarti. Per la prossima stagione i Gunners pensano persino a Benitez, primo nella serie B inglese, con il Newcastle.
Vanni Zagnoli