Vanni Zagnoli
All’Italia resta in mano la medaglia di legno, esattamente come alla nazionale maschile nel mondiale organizzato 4 anni fa. Le azzurre avevano battuto Cina, Usa e Russia, ovvero le grandi potenze dello sport mondiale, ma poi sono state piegate in semifinale proprio dagli Stati Uniti (con 4 milioni e 400mila spettatori, su Rai2) e anche ieri dal Brasile.
Il terzo posto vale alle carioca, incapaci di rispettare i favori del pronostico come gli uomini nel calcio, in casa, e nel volley, sconfitti in finale dalla Polonia organizzatrice. Le azzurre sognavano un cammino analogo, firmano un campionato del mondo da 7,5, con 10 vittorie in 13 gare (l’unica sconfitta nelle prime 3 fasi è stata con le domenicane), ma rimangono ai piedi del podio. L’unica medaglia arrivò nel 2002 e fu d’oro, con il ct Bonitta, Lo Bianco, Piccinini e Cardullo, ancora in rosa: Eleonora Lo Bianco aveva sconfitto un tumore al seno, ha chance di resistere sino a Rio 2016, a 35 anni si conferma tra le palleggiatrici migliori.
I primi set sono a senso unico, con le azzurre quasi doppiate, già sul 10-18, e Diouf subentraa presto a Costagrande. La superiorità brasiliana è in attacco, con Jaqueline, Sheilla e Fernanda, e a muro (Danielle e Thaisa 3). L’Italia reagisce nel 3° (11-7), migliora al servizio, con l’apporto anche di Caterina Bosetti, 20enne anni reduce da un campionato in Brasile, e accorcia in ritmo. Nel 4° parziale, sul 15-14 Diouf tocca con il piede, sarebbe punto per l’Italia, gli arbitri incredibilmente fanno ripetere l’azione. Si procede così punto a punto, con Del Core indomita e Diouf alla miglior partita della carriera, con 31 punti. Thaisa sbaglia il “primo tempo” decisivo, sul 24-22 Chirichella mette il muro che vale il tiebreak. Lì, sul 3 pari il 4° errore arbitrale contro l’Italia. Diouf termina le energie (4-6), lo scambio più lungo premia le brasiliane che dal +4 non si fanno più riprendere.
ITALIA-BRASILE 2-3: 15-25, 13-25, 25-22, 25-22, 7-15.
FINALE. Usa-Cina 3-1: 27-25, 25-20, 16-25, 26-24.