In copertina: Federico Di Francesco in azione
Vanni Zagnoli
A Vicenza, la Serbia meritava di vincere. Segna nel primo tempo, pareggia nella ripresa con un rigore provocato dall’uscita improvvida del portiere su Rosseti, nel finale è fermata sulla linea da Cerri, sul colpo di testa di Grujic, con uscita a vuoto di Cragno, sollecitato anche in mischia.
Anzi, il pari è legittimato parzialmente dalla vivacità di Federico Di Francesco, il figlio del tecnico Eusebio, del Sassuolo. Nel recupero gli azzurrini congelano il gioco, per mantenere il primato solitario e la qualificazione virtualmente conquistata. Da finalizzare battendo martedì la cenerentola Andorra, a La Spezia, e in ottobre la Lituania.
Questo biennio è forse meno qualititativo rispetto al precedente, che mancò la seconda olimpiade di fila, al centro della difesa è poco noto Caldara, due campionati di serie B da mezzo titolare. A centrocampo la recluta si chiama Mazzitelli, del Sassuolo, ex Brescia. Ecco, nonostante l’inesperienza e un pizzico di fragilità, gli azzurrini compiono il passo decisivo verso la fase finale degli Europei under 21, cui approdano per la prima volta direttamente le vincitrici dei gironi. Di Biagio sta lavorando da 6+, dopo il 6,5 della precedente covata, in Polonia servirebbe però una medaglia, per riaccendere l’entusiasmo. Non a caso, il Menti è semivuoto, nonostante una piazza da sempre appassionatissima. In tribuna firma autografi Sinisa Mihajlovic, presente anche il mese scorso a Reggio per Sassuolo-Stella Rossa. L’Italia non impensierisce Vanja Milinkovic-Savic, fratello del laziale Sergej, assai più protagonista. Serve Gacinovic che perde il tempo, poi Meleg dal corner centra il palo. Milinkovic è troppo forte per Murru (Cagliari), apre per Gajic che azzecca il destro violentissimo del vantaggio. Grujic avvicina il raddoppio, Romagnoli due volte il pari, alla ripresa. L’Italia impatta su rigore di Cerri, per alcuni minuti i temutissimi serbi fanno preoccupare, sulle tribune.
Di Francesco entusiasma, come a tratti il gioco dei neroverdi di papà, procura due ammonizioni e calcia due volte, dà propulsione al posto dello spento Benassi. Insomma, è stata una partita intensa, contro una nazionale che aveva infastidito Di Biagio anche nello scorso girone. Sivic è un ottimo ct, nel primo tempo concede solo un’occasione: a Rosseti, servito da Cerri. E nel finale il pubblico berico urla un provvidenziale “Italia, Italia” per mantenere il primato sulla Slovenia e i 6 punti sui biancorossoblù.
ITALIA-SERBIA u21 1-1: 33’ pt Gajic (S), 10’ st Cerri rig.
A cura di Giangabriele Perre