Reggio Emilia
Il Milan di Montella non è troppo diverso dall’ultimo triennio. Al 16° trofeo Tim (senza la Juve, completa il Sassuolo), il gioco è da 6+, ma contro il Celta Vigo non arrivano gol. La prima in stagionale di Bacca lo vede sciupare un contropiede contro Roncaglia, poi sbaglia il tocco in area piccola e allo scadere calcia troppo centralmente, sul portiere Alvarez. L’unico errore del trevigiano Poli aziona Sisto, che da fuori sollecita Diego Lopez. Il sinistro di prima intenzione di Calabria è una buona chance, esce, poi Paletta di testa coglie il palo esterno. Forte del cambio di maglia (5), Bonaventura (in copertina) regala l’azione migliore del primo tempo, assolo peraltro non finalizzato.
Dalla curva rossonera sbuca uno striscione significativo: “Grazie presidente, nessuno mai come te, 28 trofei in 30 anni”. La prima italiana della proprietà cinese (ma in tribuna c’è solo il vicepresidente Galliani) offre uno spettacolo discreto anche grazie al Celta Vigo. Sconfitto ai rigori perchè Diego Lopez intercetta le battute centrali di Aspas e di Waas. Pessima pure l’esecuzione di Honda, ma neppure non serve l’ultimo rigore degli spagnoli.
“Coltiviamo un’idea di calcio ambiziosa e rischiosa – spiega Montella, reduce dal subentro negativo alla Sampdoria -, per questo siamo in linea con la società. Il 19enne Bentancur? L’ideale è coniugare esperienza e gioventù”.
Vanni Zagnoli
MILAN-CELTA VIGO 4-2 dcr (0-0)
A cura di Francesco Delendati