Oro, argento di staffetta e adesso bronzo. E’ l’olimpiade di Arianna Fontana, degnissima portabandiera, che completa i gradini personali del podio di PyeongChang: in totale fanno 8 medaglie, a 2 dal record della piemontese Stefania Belmondo, e quinta considerando anche le estive. Arianna a Pechino 2022 avrà 31 anni, potrebbe battere quel primato ma è tentata di smettere e in fondo si era già fermata un anno buono, durante questo quadriennio, e allora probabilmente farà la stessa cosa. All’Ice arena raggiunge le 8 medaglie dell’americano Apolo Ohno e del sudcoreano Viktor Ahn, naturalizzato russo e come a Sochi sale sul podio tre volte. Il bronzo arriva sui 1000 metri, non è la sua specialità, vantava solo un argento europeo: la finale è a 5 per il ripescaggio della coreana Choi, la numero 1 danneggiata in semifinale. Arianna vince il quarto, è seconda nella semi e in finale resta dietro: a meno 4 giri è quarta, all’ultima tornata le padrone di casa si elidono da sole, la nostra biondina le evita ma si stacca dalle prime due. L’oro è il più sorprendente nella storia dello short track, per l’olandese Suzanne Schulting, seconda la canadese Kim Boutin, minacciata tramite i social dopo la squalifica di Choi sui 500, per il contatto con lei. Come per la staffetta, serve il replay, nel silenzio. Le immagini sono chiare: “Ero pulita – spiega Arianna -, però in questo sport ne ho viste troppe”. Le prime due girano imbandierate, la sondriese aspetta ma poi gioisce.
Ha fallito solo una gara su 4, i 1500 metri: “Non ero in giornata, sentivo le gambe pesanti, i pattini piantati sul ghiaccio. Adesso mi sento liberata e felice: ho dato tutto nell’ultima gara, durante i giri finali mi sono detta: “Dai, ti manca solo questa medaglia, vattela a prendere”. Mi godo anche l’oro, già bello impacchettato, vado a festeggiare al ristorante con le ragazze della squadra”.
Dalla Corea porta via tante emozioni “e il fatto di averle trasmesse”. Farà i campionati italiani, magari non tutte le gare, e poi i mondiali in Canada: “Ma molto più rilassata. Smettere non è una decisione facile, questi 4 anni sono stati eterni, pura fatica, le olimpiadi non arrivavano mai. Lo short trasmette adrenalina, dovrei trovare qualcosa che mi appassioni altrettanto e mi motivi a fare sempre meglio”.
E’ stata la prima delle grandi donne di questa Italia a rompere il ghiaccio con l’oro: “Sono state due settimane incredibili, tre medaglie sono tante, a 12 anni da Torino”. All’epoca aveva i capelli corti e il viso grazioso della 15enne, intanto si è sposata con Anthony Lobello, calabrese della Florida, dove andrà a vivere quando smetterà, a metà con la Lombardia. “Spero che queste medaglie ci abbiano restituito un po’ di nazionalismo. Andrò a votare, dobbiamo farlo tutti, è un diritto, e diamoci una svegliata, non solo i politici”. Al telefono del presidente del Coni Malagò riceve i complimenti del presidente Mattarella, assieme a Sofia Goggia: “Avete raggiunto 10 medaglie, non fermiamoci”. Ne basta una per il record di Torino 2006.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”