Il Gazzettino, Sassuolo-Milan 2-0. Un quarto di gara con le parate di Consigli e poi è Donnarumma a evitare altri gol. Mihajlovic: “Menez non fa meglio di Balotelli”

Sassuolo-Milan, il raddoppio di Sansone
Sassuolo-Milan, il raddoppio di Sansone

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Vanni Zagnoli
Reggio Emilia
La differenza tra una discreta squadra e una grande è tutta lì. Il Milan domina l’avvio di gara e si squaglia alle prime difficoltà, all’insegna del 3: sconfitte al Mapei stadium, punti di vantaggio sul Sassuolo, rientrato in corsa per l’Europa league con 3 vittorie in sequenza. E’ il successo degli umili su una squadra milionaria, battuta dopo 9 risultati utili e ora fuori dalla Champions, a -9 dalla Roma. Il secondo tempo senza tiri in porta è paradigmatico dei limiti di questo Milan, che ogni tanto torna alla versione Inzaghi.
L’avvio ricorda Sassuolo-Roma, con i rossoneri arrembanti sulle fasce, Consigli si oppone a fatica a Bonaventura, si riscatta su Honda e in una sola azione il Milan calcia 4 volte. Senza Montolivo, Bertolacci dura un quarto di gara, impegna pure il portiere del Sassuolo ma da regista è a disagio e ormai lontano dagli Europei, finirà per soffrire Magnanelli. Balotelli è al centro dell’attacco per l’infortunio di Niang, non era titolare da 5 mesi, sarà il peggiore in campo.
Il gol arriva alla prima occasione degli emiliani, su schema da angolo dalla destra, di Berardi: velo al limite di Sansone, Bertolacci è in ritardo e Duncan realizza il secondo gol in A con un sinistro fulminante. “Toccava a Bacca uscirgli incontro – spiega Mihajlovic – e non stare vicino all’area piccola. Avevamo cominciato con 11 tiri in porta, poi abbiamo perso le misure, è mancata completamente la reazione”.
Senza Abate, squalificato, è De Sciglio a sprecare la chance in chiave azzurra, non affonda mai e soffre Sansone, che da Antonelli si fa deviare la palla del 2-0. La difesa modenese chiude su Bonaventura che poi, già ammonito, rischia per un fallo su Magnanelli. Donnarumma festeggia il girone da titolare con la parata su Berardi e poi in uscita prepotente su Sansone, rimediando all’errore di Zapata, preferito colpevolmente a Romagnoli. Il Milan perde convinzione, Balotelli esce per Menez dopo 55’. “Ma neanche il francese va meglio”, chiosa Mihajlovic. Il Sassuolo limita a 5 i minuti di sofferenza, di fronte a un palleggio solo orizzontale. Serve ancora l’allungo di Donnarumma per intercettare il sinistro di Berardi.
Di Francesco ordina di avanzare, nonostante gli infortuni di Cannavaro e Missiroli, che calcia alto ed esce in barella. Gli emiliani pressano, Biondini subentra con nerbo, recupera palla con un calcetto a Bertolacci, Berardi lancia sul fondo Vrsaljko, il croato crossa per il 5° gol stagionale di Sansone, il tedesco di nascita che punisce ogni grande. Mihajlovic si fa espellere per proteste, ma Giacomelli si adegua alla tendenza recente di non fischiare, su contatti non eclatanti. Inevitabile, invece, è la seconda ammonizione per Defrel. Di fronte al 4-4-1, il Milan è insidioso con un solo cross, mentre il pubblico di casa festeggia saltellando.
Venerdì, il Sassuolo affronterà la Juve a Torino senza tre titolari, è stato l’ultimo a batterla. “Mi diverto a veder giocare la mia squadra – sorride Di Francesco -, tutto viene attraverso la manovra, non avendo un centravanti di peso. Cresciamo molto in allenamento”. Piace a Berlusconi, come erede di Mihajlovic. “Ma ho il contratto con il Sassuolo e qui si lavora come da nessun’altra parte”. Anche perchè Squinzi non dà consigli sulla formazione…

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