Bologna
Nico Rosberg è stupefacente, nel suo italiano, come tanti sportivi diventa un uomo di spettacolo. I caschi d’oro di Autosprint emozionano i 230 invitati, con premiazioni e interviste, Alex Zanardi ha il doppio ruolo, di insignito e opinionista, accanto al brasiliano Emerson Fittipaldi, 70enne. Più in là le targhe al parmigiano Aldo Costa, ingegnere della Mercedes vincitutto, e all’altro ex Ferrari, Stefano Domenicali, imolese presidente di Lamborghini. Tutti in piedi per gli 80 anni del parmense Giampaolo Dallara e per Zanardi, padovano per la moglie. Spiccano i bei volti del pugliese Antonio Giovinazzi, vice campione del mondo dell’ex Formula 2, e della pilotessa Michela Cerruti, e il costruttore Giancarlo Minardi, romagnolo in Toro Rosso.
Rosberg, certo. Nico racconta dell’eredità di papà Keke, durante il filmato di quand’era bambino, biondissimo, sul kart. A Il Gazzettino, di fatto non risponde su chi meriti la sua eredità, mentre su Lewis Hamilton si lascia coinvolgere: “Abbiamo già partecipato a due eventi, in questi giorni. Eravamo amici dai 14 anni, sono certo che torneremo in buoni rapporti, sinora non potevamo esserlo. Intanto ho comprato una gelateria a Ibiza, certo non sarà la mia attività principale…”. La affida ad amici, ovvio. “Per il momento mi inorgoglisce che si parli del mio ritiro nelle famiglie, di essere in qualche modo un esempio per padri e figli”. Seduttivo Nico Erik Rosberg, finlandese nato in Germania, sedotto da Napoli.