Il Gazzettino, i pianti di Fabio Pisacane. Il centrale difensivo debutta in A a 30 anni, a 14 si ammalò, rimase paralizzato: “E 10 giorni in coma”. Nel 2011 rifiutò 50mila euro dal ds del Ravenna Buffone, denunciò come Simone Farina e venne premiato dalla Fifa

In copertina, Fabio Pisacane durante il 3-0 di Cagliari-Atalanta: salta Addoulay Konko: foto Getty Images/Locci, da www.corriere.it

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Si perde il conto delle vite di Fabio Pisacane, difensore del Cagliari in lacrime, domenica sera. I sardi conquistano la prima vittoria, Borriello a 34 anni dà spettacolo non solo nel gossip e il centrale debutta in A a 30.

All’inizio del millennio al centrale napoletano viene diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré: ha 14 anni, resta completamente paralizzato e per 10 giorni è in coma.  “E molto probabilmente non potrà più giocare”, spiega il medico alla famiglia. E invece torna e si impone, dalle giovanili del Genoa al Ravenna. Gira molto: Lanciano, Lumezzane, Ancona. Nel 2011 torna nel Bresciano, in C1, e rifiuta 50mila euro offerti da Giorgio Buffone, ds del Ravenna, per vendere una partita. Denuncia eppure non diviene popolare quanto Simone Farina, il biondo esterno ex Gubbio, poi all’Aston Villa e adesso legato alla Lega serie B, come uomo etico.

“Non mi sento un eroe”, disse allora, eppure nel 2012 a Terni lo premiano e la Fifa lo fa ambasciatore. Tutto come Farina, incluso un raduno con l’Italia di Prandelli. La svolta calcistica 4 stagioni fa, con il passaggio all’Avellino, promozione in B e semifinale playoff. L’allenatore Rastelli se lo porta in Sardegna, dove azzeca un altro salto di categoria. E domenica l’esordio in A, nel 3-0 all’Atalanta. Le telecamere si spengono almeno due volte, durante il suo pianto. Altroché Belen, le wags e i belloni del calcio.

Vanni Zagnoli

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