Vanni Zagnoli
La figuraccia è di Donnarumma e del Milan, bloccato sul pareggio a Pescara, dall’ultima in classifica. Alla Roma, Zeman ottenne l’acquisto di Montella centravanti, senza poi poterlo allenare. Da collega anziano gli dà un dispiacere, ma difficilmente servirà a qualcosa, considerati i 9 punti dall’Empoli. Il Milan è ancora prigioniero di se stesso, di un avvio monotono, con Sosa pressato dai centrocampisti abruzzesi. La ripresa non basta e per il 4° anno di fila rischia di restare fuori dall’Europa. Il closing da questo punto di vista è ininfluente, ci sono i limiti di gioco del Montella rossonero, messo in difficoltà dalle piccole squadre.
Quando Caprari pressa Paletta, riemergono i limiti dell’argentino naturalizzato, che Prandelli aveva impiegato da titolare al mondiale in Brasile. Serve troppo forte all’indietro Donnarumma, il portiere si lascia sfuggire la palla. E’ la papera della carriera, a 18 anni può succedere. Accadde anche a Buffon, due volte: “Questo errore – racconterà – mi farà crescere, senza rovinarmi il morale. Tengo la testa alta”.
Sull’1-0, Vangioni salva, poi Donnarumma sventa un cross da destra di Memushaj. Bacca si perde, idem Ocampos e il palleggio rossonero è sterile. Il colombiano però è bravo a girarsi a centrocampo, apre per Deulofeu e la volata dello spagnolo è splendida. Fiorillo (all’esordio stagionale) si oppone, Biraghi spazza male e così ancora Bacca rianima l’azione, che Pasalic chiuderà in gol dalla media distanza: a Bologna aveva segnato allo scadere, sempre per iniziativa di Deulofeu; lo spagnolo è l’unico davvero in palla nel Milan, in assenza di Suso. L’inversione degli interni Mati Fernandez e Pasalic è determinante, a destra piace Calabria, preferito a De Sciglio.
Nella ripresa l’unica fiammata di Sosa, traversa da 25 metri. Per l’ultima mezzora entra Lapadula, applaudito dall’Adriatico perchè è stato l’uomo promozione, sarà chiuso con i piedi dal portiere. Intanto è ancora insidioso il Pescara, con la punizione di Bovo e il gol annullato per fuorigioco (molto dubbio) a Benali. E’ sempre il libico a impegnare Donnarumma e al 90’ sfiorerà il 2-1. Il finale è ovviamente rossonero, con il palo di testa di Romagnoli servito da Calabria, con la conclusione a lato di Kukca e il salvataggio di Campagnaro su Lapadula.
Sul campo spicca Mamadou Coulibaly, 18enne arrivato su un barcone dal Senegal in Francia, nel 2015, dalla zia, e poi a Livorno. “Stavo senza documenti in una casa-famiglia a Montepagano (Teramo) – racconta -. Per tre notti ho dormito fuori, al campo Patrizi di Roseto”. Lì venne aiutato da Mino Bizzarri, ex bomber di Lega Pro. “Mi portò dai carabinieri e poi in una casa-famiglia, dove vivo tuttora. Oddo mi fece allenare con la prima squadra, Zeman mi escluse per un mese ma mi ha fatto debuttare a Bergamo”. E l’ha lanciato contro il Milan, che tifavo da piccolo. E’ la storia della domenica e offusca un Milan da 5,5.
Pescara-Milan 1-1
GOL: pt 12′ Paletta aut, 40′ Pasalic
PESCARA (4-3-3): Fiorillo 6,5; Zampano 6, Campagnaro 6,5, Bovo 6.5, Biraghi 5; Coulibaly 6,5, Muntari 5,5 (20′ st Bruno 5,5), Memushaj 5,5 (41′ st Milicevic sv), Benali 6,5, Bahebeck 5,5, Caprari 5,5 (31′ st Cerri 5,5). All. Zeman.
MILAN (4-3-3): Donnarumma 4,5; Calabria 6,5, Paletta 5, Romagnoli 7, Vangioni 6; Pasalic 6,5, Sosa 5,5 (25′ st Locatelli 6), Mati Fernandez 5,5 (31′ st Kucka sv), Deulofeu 7, Bacca 5,5 (13′ st Lapadula 6,5), Ocampos 5. All. Montella.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5.5.
Note: ammoniti Biraghi, Bovo, Coulibaly, Bruno, Locatelli, Sosa e Paletta per gioco falloso, Coulibaly per gioco falloso, Memushaj per proteste. Angoli: 7-5 per il Pescara. Recupero: pt 0’, st 5’. Spettatori: 12mila.