Il Sassuolo vince a Palermo, come l’anno scorso, non è più una sorpresa perchè i rosanero sono incompleti, dopo la salvezza di maggio a un quarto d’ora dalla fine.
L’inizio è con il classico gol sbagliato da Defrel e il rasoterra centrale di Berardi, bloccato da Posavec, 20enne croato fra le 5 novità di Ballardini. Di Francesco fa turnover inserendo tre giovani: Antei in difesa per Cannavaro, a centrocampo Mazzitelli per Biondini e Sensi (in copertina) per lo squalificato Duncan e lì si nota la superiorità. Serve comunque un rigore episodico a decidere la partita. Berardi si procura la punizione dal limite, il rimpallo va su Magnanelli e poi su Defrel, affondato da Rajkovic. Dal dischetto Berardi segna per la 16^ volta su 19 tentativi, è al 39° gol (più 22 assist) in 91 partite in A.
Il Palermo reagisce con la girata aerea di Rajkovic, deviata da Consigli. L’avvio di ripresa è siciliano, con Antei sotto pressione, il Sassuolo rientra presto in possesso del gioco, con un’accelerazione e un altro rigore reclamato da Berardi. Entra il rosanero Sallai, impegna Consigli e per un attimo porta scompiglio. Ballardini chiude con il 4-2-3-1 ma concede anche una traversa, a Berardi, destro da fuori. Politano si conferma degno erede di Sansone, con un destro intercettato dal portiere. Nel recupero l’espulsione di Rajkovic, doppia ammonizione.
Vanni Zagnoli
A cura di Francesco Delendati