Il Gazzettino, nuoto, il Settecolli. Martinenghi al record italiano sui 100 rana: “A Peaty ruberei la bracciata-gambata”. Federica ne rimonta due negli ultimi 20 metri: “1’56” va bene, prima di Livigno”. I secondi posti di Detti, Codia e Martina Carraro. Quadarella vince i 1500

Nicolò Martinenghi (Andrea Staccioli/deepbluemedia.eu)

Il Settecolli consacra la stella di Nicolò Martinenghi sui 100 rana, con il primato italiano, e conferma la verve di Federica Pellegrini.
La 28enne di Spinea vince i 200 stile con una rimonta sensazionale. Passa ai 50 in 27”61, lontana dal podio, ai 100 è dietro anche alla friulana Alice Mizzau, che finirà sesta, in 1’59”11. Ai 150 metri Fede è ancora a 1” dalla francese Coleman, ma 2^. Scivola dietro anche all’olandese Heemskerk, per superare entrambe negli ultimi 5 metri: 1’56”16 e caccia al 7° podio iridato. “Puntavo proprio all’1’56” – racconta -, dal momento che ancora devo allenarmi in montagna. Non ci credevo all’ultima virata e allora mi sono detta “Chiudi gli occhi e vai”: ho vinto per 10 centimetri. Davanti a questo pubblico è sempre emozionante, le gare verso la sera favoriscono l’afflusso”.
Oggi disputerà i 100. “Non faccio più i 400, mentre per i 50 non sono abbastanza veloce”. La mattina si era aggiudicata la batteria in 1’57″89, qualificandosi con il miglior tempo. Per seguirla era arrivato anche il presidente del Coni Malagò, che stringe la mano al presidente della federnuoto Barelli dopo anni di battaglie giudiziarie, e spiega: “Fede è maniacale, per essere sempre all’altezza. Sente il peso della responsabilità e non vuole sfigurare”.
A 17 anni, Martinenghi vale forse il podio mondiale, firma il primato dei 100 rana con 59”31, limando 11 centesimi a Scozzoli, argento iridato nel 2011 e stavolta 6°: 8° il padovano Andrea Toniato. Vince Peaty in 58”72, il varesino passa ai 50 in 27”54, dopo una batteria insoddisfacente. “In 6 mesi – racconta – è cambiato tutto. Al britannico ruberei il sincronismo bracciata-gambata, la potenza del gesto tecnico”. Sui 400 stile, finisce come in Canada, Park Tae Hwan batte Gabriele Detti, bronzo olimpico, e Horton, olimpionico. Il livornese è in testa sino ai 250 metri, passa in 54″61, 1’52″21, 2’50″16 e 3’18”62, chiude in 3’45”88, a due secondi dal suo crono di aprile. “Pensare – ricorda – che 14 anni fa ho rischiato di perdere una gamba, incastrato tra gli scogli in vacanza”.
I 100 farfalla vanno al sudafricano Le Clos, secondo in 51”93 il triestino Piero Codia, già qualificato per i mondiali, terzo Rivolta in 52”30. Nel dorso, Sabbioni ha problemi fisici, ai mondiali può andare Milli, 3° sui 50 in 25”21, al personale; solo 7° Di Tora, davanti a Pizzamiglio. Sui 1500, successo della 17enne Simona Quadarella, 5^ Martina Caramignoli. Nei 400 stile, 7^ Martina De Memme, sui 100 rana 2^ Martina Carraro, 5^ Ilaria Scarcella. Per 10 centesimi, il padovano Luca Dotto resta fuori dalla finale dei 50 sl. Nei 50 dorso, la padovana Arianna Barbieri è 5^ nella finale B, dopo il 7° posto nella sua batteria.
PALLANUOTO. In World league, l’Italia è in semifinale, supera l’Australia per 13-5 (3-1, 4-2, 4-1, 2-1 i parziali). Fra i pali, tre tempi per Del Lungo e uno per Volarevic. il gol più bello è di Bodegas, mentre Figlioli ne segna 5: sino al 2008 giocava con gli australiani. Oggi, alle 17,40, la semifinale con la Croazia, l’altra è Usa-Serbia.
Vanni Zagnoli

Related Posts

Leave a reply