La versione integrale dell’articolo pubblicato su “Il Gazzettino”
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Vanni Zagnoli
Il bronzo di Gabriele Detti vale oro, perchè i 400 stile libero sono la specialità più classica, del nuoto, con la maggioranza di praticanti. Certo, la velocità rende personaggi, ma pure il fondo, vedi Paltrinieri, e intanto il suo alter ego conferma il bronzo di Rio e la bella stagione: “All’inizio – racconta – ero scocciato per il tempo, eppure non potevo fare di più”.
Oro al cinese Sun Yang, antagonista di Gregorio e già squalificato per doping, perciò Detti attacca questo suo terzo titolo, che lo affianca a Thorpe. Mito vicino a Phelps e al movimento mancano molto. Argento all’australiano Horton, poi c’è Livorno. Detti parte ultimo, ai 300 metri è terzo, all’ultima virata a 2’20” dall’oro, con lo stesso crono dell’oceanico. Sono accanto, Gabriele allunga, è avanti sino a 15 metri dal tocco, si arena: 3’43”93, a 10 centesimi da Horton, a due secondi e mezzo dal primo: con il tempo degli assoluti di Riccione, sarebbe stato argento; in mattinata era solo 7°, rinverdisce il bronzo di Emiliano Brembilla, 16 anni dopo. Ha 22 anni, è allenato dallo zio Stefano Morini.
La 4×100 stile è squalificata per il primo cambio, irregolare, di Ivano Vendrame, anticipato, sul padovano Luca Dotto. Si inseguiva il podio con il quarto tempo di qualificazione, 3’13”26. I debuttanti Vendrame e Alessandro Miressi erano stati nettamente i migliori, per un 6° posto cancellato.
Mattinata negativa per la 4×100 donne, 10° in 3’39”08, con Silvia Di Pietro (la migliore), Erika Ferraioli, la veronese Giorgia Biondani e Federica, che recupera due posizioni. “Dopo le finali mondiale e olimpica – spiega Pellegrini -, speravamo di qualificarci. Sapevamo del ritardo, per i problemini fisici delle compagne dagli assoluto. Nuoto sotto le onde, senza forzare, sperando di dare di più in finale. Efficienza e bracciata restano”.
Eliminati in semifinale, sui 100, Ilaria Bianchi, 11^ a farfalla, e Nicolò Martinenghi, 9^ nella rana. Per due mesi il 17enne varesino illude, ma era febbricitante: Scozzoli esce di mattina, per 13 centesimi. Sui 50 delfino, il triestino Piero Codia è fuori dalla finale per 10 centesimi, piombato in semifinale con l’11° tempo.
E’ la domenica di Katie Ledecky, americana al 10° mondiale, sui 400, già distanza di Fede. I 5 migliori tempi sono suoi, ha 20 anni e ai mondiali è imbattuta. La connazionale Smith e la cinese sono parecchio dietro.