Napoli-Sassuolo 3-1
GOL: 22′ Allan, 40′ Falcinelli (S), 44′ Callejon; 8′ st Mertens.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Maggio 6,5, Albiol 5,5, Chiriches 5, Ghoulam 6,5; Allan 7, Jorginho 6, Hamsik 6,5 (22′ st Zielinski 6), Callejon 6,5 (30′ st Rog 6), Mertens 6,5, Insigne 6,5 (34′ st Giaccherini 6). All.: Sarri. Sassuolo (4-3-3): Consigli 4,5; Gazzola 5,5, Cannavaro 6, Acerbi 5,5, Peluso 6; Mazzitelli 5 (25′ st Pierini 5,5), Sensi 6, Cassata 5,5; Politano 6, Falcinelli 6,5 (39′ st Scamacca sv), Ragusa 5,5 (10′ st Missiroli 6). All.: Bucchi.
Arbitro: Pairetto di Torino 6.
Note: angoli 6-5 per il Napoli. Recupero: pt 0’, st 4’. Ammoniti: Ragusa, Cassata e Zelinski per gioco scorretto; Giaccherini per comportamento non regolamentare. Var: 2. Spettatori: 52 mila.
Era solo questione di tempo, la resistenza del Sassuolo. In questi casi si accettano scommesse proprio sul primo gol del Napoli, fermato solo dall’Inter. I neroverdi hanno fatto la loro porca figura, avrebbe detto Simona Ventura nel decennio di Quelli che il Calcio, peccato siano finiti sotto per un errore. Acerbi abbatte Mertens, si pensa alla punizione, la squadra dell’ex Bucchi allenta la concentrazione, Cassata al limite è pressato, la dà all’indietro a Sensi, ancora più infastidito. Il regista emiliano non vuole mettere in difficoltà Consigli con il retropassaggio e così si fa “fottere” palla da Allan che infila. Il trottolino resta ai livelli di Udine, memorabili alcune sue prestazioni, in coppa Italia, fu l’ultima grande plusvalenza per la famiglia Pozzo.
I sarristi sono in versione Benitez, ovvero per una domenica concedono tanto, come accade in Europa, anche al tecnico toscano. La traversa di Sensi da fuori, in avvio, ma al 19’ Consigli salva su Hamsik e al 29’ il palo di Ghoulam: destro di controbalzo, secco, sorprendente per il miglior mancino della serie A, cresciutissimo. La seconda grande occasione modenese è trasformata: Mazzitelli a destra lavora un buon pallone per Politano, contrastato da Chiriches, cross per Falcinelli, Albiol è staccato dal centravanti artefice dell’unica salvezza in A del Crotone, ma l’1-1 durerà 3’. Perchè su angolo da sinistra, Callejon sorprende Consigli sul primo palo, errore inconsueto per un portiere affidabile. Per la verità, lo era molto di più Pegolo, bassanese autore della prima salvezza con Di Francesco e mai rientrato, da titolare, dopo un grave infortunio.
Sarri applica un turnover intelligente, in vista del Manchester City al San Paolo, a 35 anni Maggio da Montecchio Maggiore, Vicenza, è affidabile, per Hysaj, nè Jorginho è inferiore a Diawara. Il Sassuolo paga l’assenza di Berardi, fuori per un mese, ma alla peggior stagione della carriera. Rare le panchine di Magnanelli e Missiroli, per turnover, aspettando i debutti di Rogerio e Scamacca, entra Pierini, figlio d’arte. Alla ripresa arriva il tris, su azione d’angolo, con errore in area di Mazzitelli, sopravvalutato, a favorire Mertens.
La forza del Sassuolo era Di Francesco, Bucchi è l’allenatore più giovane della A, con Simone Inzaghi, vanta una sola stagione in B. Il patron Squinzi non parla più di Champions: “Si prenderebbero in giro i tifosi”, diceva Eusebio. Con i 18 milioni di sponsorizzazione dalla Mapei, con Sarri tornerebbe forse in Europa, così è da salvezza stiracchiata. Nonostante la traversa di Cassata e il quasi rigore procurato da Chiriches su Falcinelli. Il Napoli è da volata scudetto. Da ultima giornata. Da Bianchi e Albertino Bigon, tricolori. Anche solo per il doppio palo finale di Zielinski.
Vanni Zagnoli