La prima stesura della vigilia di derby, per il Gazzettino
L’avviso ai naviganti, nel derby spesso vince chi è sfavorito (il Milan in coppa Italia, dopo Natale, per esempio), dunque Milan-Inter è difficilmente decifrabile. Perchè i nerazzurri sono a +7 ma in notevole crisi, con i soli successi (interni e faticati) su Bologna e Benevento, da inizio dicembre, dalla goleada sul Chievo. Il Milan si avviò all’esonero di Montella dopo il 2-2 subito all’andata, nel recupero, con rete di Perisic, forse l’ultima pesante del serbo in questa stagione. Torna Icardi e dunque l’Inter sarà un po’ meno spuntata.
Si gioca per la speranza Champions, che sfugge al Diavolo da 4 anni e ai cugini di nobiltà da 6, l’Europa league è una consolazione e poi bisogna fare strada. L’Inter almeno torna in Europa, ecco, l’aveva mancata con Mazzarri-Mancini e con De Boer-Pioli, il Milan dovrebbe essere dentro, perchè almeno settimo arriverà, Sampdoria e Atalanta è quasi impossibile che facciano meglio, considerate le 6 vittorie di fila. Lassù, invece, la Lazio piace di più e neppure la Roma è inferiore a Spalletti, nell’ultimo trimestre. Lucio, com’è chiamato a Roma, sta conoscendo la flessione vissuta da Montella in autunno e neanche in Spagna Vincenzino va meglio. Il Milan era piombato a -18 (molto freddo, si sarebbe detto a Bologna, nei derby persi dalla Virtus, contro la Fortitudo proletaria) a questo -7 che in prospettiva può diventare sorpasso. Ruolo per ruolo, nel derby fra cinesi, Li sta meglio di Suning, che non sarà a San Siro, al pari del presidente Thohir. Giochino, chi è meglio?
Donnarumma no, Handanovic è più continuo, ma sentite Rajola: “L’anno prossimo Gigio deve andare in un top club”. Neanche questo Milan lo è più?
Calabria-Cancelo, siamo lì, Calabria è cresciuto parecchio, sino al gol dell’Olimpico. Romagnoli vale finalmente tutti i milioni che è costato, a Galliani,
Skriniar è un affare di Sabatini, siamo lì. Bonucci-Miranda, sta meglio l’azzurro. Rodriguez-D’Ambrosio siamo lì, meglio il milanista, perchè D’Ambrosio è fuori fascia. Kessie-Gagliardini, adesso l’ex atalantino è schiacciante, Biglia-Vecino (votiamo per l’argentino), Bonaventura-Perisic c’è equilibrio, considerata la flessione del serbo. Suso-Candreva, lo spagnolo incide ancora di più, l’azzurro è in ribasso in valore assoluto reggeva il confronto. Calahnoglu-Karamoh? Prendiamo comunque il turco, rispetto al matchwinner con il Bologna.
Esaurito, con 78mila spettatori, record di incasso. Ah, stanno a guardare Kalinic, costato 25 milioni, e André Silva, 38, fin d’ora cedibili.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”