Non è la 7^ salvezza dell’Empoli in serie A, bensì la prima della matricola Crotone. L’Empoli subisce due gol nell’ultimo quarto d’ora, ne segna uno solo, mancando persino il pari. Serviva la vittoria, dal momento che il Crotone batte facilmente la Lazio.
Il verdetto è sacrosanto perchè non c’è paragone fra i brillanti calabresi e la pochezza del girone di ritorno toscano, a parte le imprese nel derby di Firenze e a San Siro con il Milan. Il Palermo ha giocato la partita seriamente, evitando di regalarla all’Empoli, secondo un costume tipicamente italiano. In Spagna è lecito incentivare con soldi l’impegno dell’avversaria di una concorrente, non da noi, altrimenti vedremmo finali più veri. Restano i meriti del ds Peppe Ursino, appena una settimana in totale di vacanze, in 22 stagioni nella terra di Pitagora, e di mister Davide Nicola, retrocesso con il Livorno, esonerato a Bari ma qui spettacolare, con 20 punti nelle ultime 8 gare.
A Palermo, il portiere Fulignati si conferma più continuo di Posavec, opponendosi a Krunic e a Zajc, che sbaglierà l’occasione migliore del primo tempo. Imitato nella ripresa dal 38enne e da Krunic infila. A un quarto d’ora dalla fine segnano i rosanero, cross di capitan Rispoli e girata aerea di Nestorovski. Poi l’errore di Doussè, punito da Bruno Henrique, in pallonetto. Tardivo il tocco in acrobazia di Krunic (2-1), anche perchè Bellusci sfiora il palo.
A Crotone, l’avvio è laziale, con due occasioni, segnano però i calabresi, su assist dello svedese Rohden: Falcinelli porta via l’uomo con il taglio sul primo palo e Nalini di prima intenzione realizza il primo gol in A. Il raddoppio grazie al traversone tagliatissimo di Barberis, Falcinelli insacca di testa confermandosi il cannoniere italiano rivelazione. La squadra di Inzaghi accorcia su rigore (fiscale), perchè Sampirisi da dietro tocca Patric e Immobile segna. L’azzurra e Murgia avvicinano il pari, Bastos invece merita la seconda ammonizione prima dell’intervallo. Il tris è su angolo da sinistra, Barberis per la sponda di Ferrari, Nalini incorna. La festa è tramite gli smartphone.
Vanni Zagnoli