La prima stesura del pezzo per Il Gazzettino
Esce il re dei pareggi (20 nel 2017), entra un altro allenatore più accorto che spettacolare. Il Torino esonera Mihajlovic per affidarsi a Mazzarri, sino al 2020, dunque due anni e mezzo di contratto, tanti considerato il licenziamento all’Inter e la non conferma al Watford, il club di Gino Pozzo.
Il presidente Urbano Cairo non ha perdonato il derby perso 2-0 in coppa Italia, dopo il 4-0 subito in campionato, ha deciso verso l’una e mezza di mercoledì notte, sorprendendo anche molti giocatori.
Ieri pomeriggio il tecnico livornese era già sul campo, a dirigere il primo allenamento, mentre l’allenatore serbo Mihajlovic era all’hotel Principi di Piemonte, a ricevere la visita della figlia Virginia, fidanzata con Lorenzo Vogliacco, capitano della Juve primavera, e di De Silvestri, il terzino che si era portato già alla Fiorentina e alla Sampdoria. A 160 metri, nella sede di via Arcivescovado, Mazzarri firmava il contratto, dopo avere risolto con la famiglia Pozzo: gli restava un altro anno e mezzo, per un totale di 3 milioni. Domani esordirà contro il Bologna e proprio in rossoblù iniziò ad allenare, nel ’96, come vice di Ulivieri. Poi la salvezza in B con l’Acireale, un buon campionato alla Pistoiese in C1, la storica A del Livorno e le 3 salvezze alla Reggina, l’ultima partendo da -15. Alla Sampdoria arrivò in Europa league e alla finale di coppa Italia, vinta poi a Napoli, nel 2012, contro la Juve. Con gli azzurri raggiunge gli ottavi di Champions e un’altra qualificazione alla coppa più importante, con un secondo posto. “Lo conosco da molti anni – spiega a Sportitalia il presidente Cairo -, già quando andò alla Sampdoria ci fu un contatto e la possibilità che venisse da noi. Ci siamo sentiti più volte in questi anni. È con lui che il Napoli ha fatto il salto di qualità, arrivando al 2° posto”.
E’ a Milano che non va oltre la 5^ posizione, con esonero 3 anni fa, per Mancini. Che non avrebbe fatto meglio. Del Watford ritrova Niang, avuto per 6 mesi. Di recente aveva perso il ballottaggio con Montella per la panchina del Siviglia.
Con Mihajlovic, il Torino giocava con la difesa a 4, adesso tornerà a 3, secondo lo schieramento preferito dal nuovo tecnico, a inseguire il settimo posto e l’Europa, distanti due punti ma ambiti da almeno altri 5 club. Il serbo paga gli infortuni di Belotti e Ansaldi (con Ljajic aveva rotto) e i 10 pareggi nell’andata, chiude con 24 pari, 23 vittorie e 17 sconfitte, un ruolino che non può appagare Cairo, il presidente editore che da poco ha aperto anche il Corriere di Torino. Sarà l’11° allenatore nelle 13 stagioni del proprietario alessandrino, solo Ventura era durato di più, un lustro. Chiudendo peraltro in calando prima di arrivare in nazionale. Mazzarri piaceva già la scorsa estate, perchè il 9° posto con Sinisa non era stato appagante.
“Non eravamo contenti dei risultati della squadra – ammette Cairo – e abbiamo deciso di esonerare Mihajlovic. La partita con la Juve non c’entra, la decisione è arrivata al termine di un’andata in cui ci aspettavamo di raccogliere di più. In estate abbiamo rinforzato la squadra ma ora i punti sono 4 in meno dell’anno scorso e con molta discontinuità. È stata una scelta sofferta, da 7 anni non esoneravo un tecnico”.
Su Mihajlovic, al 4° esonero su 7 squadre, infierisce anche il parlamentare di destra Massimo Corsaro, juventino: “E’ uno zingaro che guida una squadra di frustrati perdenti. Squadra bovina”. Sinisa querelerà, intanto lo difende la moglie Arianna: “Sei il mio zingaro preferito”, mentre su twitter è bufera contro il politico di Milano.
Vanni Zagnoli
Il Gazzettino