Sampdoria-Napoli 2-4
GOL: 9′ pt Higuain, 17′ Insigne rig, 45′ Correa (S); st 17’ Hamsik, 28′ Eder (S), 35′ Mertens.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 6; Cassani 4,5, Moisander 5, Zukanovic 4,5, Regini 5; Carbonero 6, Fernando 6, Barreto 4 (10′ st Alvarez sv); Correa 6 (35′ st Ivan sv); Eder 6,5, Cassano 6 (20′ st Dodò 6). All Montella.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6, Albiol 6,5, Koulbaly 6, Ghoulam 6 (26′ st Strinic 6); Allan 6,5, Jorginho 6, Hamsik 7; Callejon 6 (38′ st El Kaddouri sv), Higuain 7,5, Insigne 7 (30′ st Mertens 7). All. Sarri.
Arbitro: Orsato di Schio 6.
Note: ammoniti: Jorginho, Cassani, Fernando. Angoli: 7-3 per la Sampdoria. Espulso al 14’ st Cassani per doppia ammonizione. Spettatori: 25mila. Recupero: pt 1’, st 4’.
Vanni Zagnoli
Accidenti quanto fa sul serio il Napoli. Dalla coppa Italia è uscito, le grette offese di Maurizio Sarri a Mancini lasciano strascichi solo in curva. I tifosi doriani offendono i napoletani, in risposta spuntano finocchi… Gli azzurri a Genova dominano, anche più di quanto abbia fatto la Juve, di recente, salvo complicarsi per un attimo il finale. La fase difensiva è meno convincente rispetto a contenimento bianconero, i problemi evidenziati nel biennio con Benitez restano atavici e così nel finale subentra qualche rischio nonostante l’espulsione di Cassani al 13’ della ripresa.
Il Napoli neanche è solo Higuain, con l’argentino parte veramente con un gol di vantaggio, letterale. Perchè realizza una rete a partita di media, solo Toni e Di Natale in tempi recenti avvicinavano quella continuità realizzativa, il record di Nordhal è in pericolo: l’ex campione Boniek lo ritiene sullo stesso piano del polacco Lewandowski (Bayern) e di Suarez (Barcellona). E’ potente e preciso, come sul destro che inaugura lo spettacolo di Marassi.
Montella, napoletano, resta in difficoltà, a Genova, per la prima volta in carriera subentra in situazione intricata, in una squadra che anzitutto deve salvarsi (neanche alla Roma ebbe questo problema): esistono tracce blucerchiate del bel gioco di Catania e Fiorentina, la fase difensiva resta problematica. Lo 0-1 è originato da un retropassaggio sbagliato di Barreto, sempre il paraguagio mette giù Albiol, il punto debole nella versione partonopea di Benitez. Dal dischetto, Insigne si conferma preciso, è l’unico neo di Higuain.
L’errore di Koulibaly è perdonato da Correa, prima dell’intervallo invece Carbonero ruba palla a destra, Eder lascia sfilare per Correa, che segna senza portare punti, come a Modena. Sull’1-2, Viviano rimanda il tracollo uscendo su Higuain. Cassani, invece, ha perso lo smalto degli anni al Palermo, in cui arrivò in nazionale, e di due stagioni fa, al Parma: già ammonito, interviene in ritardo su Insigne riducendo in 10 la Sampdoria. Fra i tanti pregi di Sarri c’è la rivitalizzazione di Hamšík, reduce da un biennio gregariale, penetra fra Moisander e il sopravvalutato Alvarez e infila di punta il 4° gol in 5 gare. Il 2-3 è dall’angolo, Eder stacca sul primo palo e beffa Reina. Subentra Mertens, dribbling su Carbonero e diagonale perfetto.