Il quinto posto di Carolina Kostner nel pattinaggio è comunque da celebrare, perchè la gardenese sale di una posizione rispetto al corto e ha rivali giovanissime. Lei ha 31 anni, l’oro va alla 15enne Alina Zagitova, è il primo in Corea per la Oar, ovvero la Russia senza insegne, a causa del doping. L’argento è di Evgenia Medvedeva, altra russa, 18 anni, in lacrime, il bronzo per la canadese Kaetlyn Osmond, 22 anni. Il podio dista quasi 20 punti, eppure Carolina è soddisfatta, quasi zen: “La crescita interiore non si ferma al risultato, alla gara, fotografia di 4′. Questa Olimpiade è metafora di sport e vita, il punto non è inseguire la perfezione ma scoprire i limiti, rialzarsi quando si cade, saltare sopra gli ostacoli”.
I 16 mesi di squalifica per avere coperto il doping dell’allora fidanzato Alex Schwazer. “Due anni fa sono ripartita da zero, non sapevo se sarei tornata a trovare le sensazioni giuste sui pattini. Sono migliorata nello sport e nella vita”.
Il lutz iniziale è buono, Carolina inciampa sulla prima combinazione con triplo flip, mette le mani a terra, salta il triplo toeloop. Il resto è coreografico ma senza acuti, con 212,44 si piazza fra le giapponesi, alle spalle di Miyahara e davanti a Sakamoto. “Mi auguro che il mio cammino sia di ispirazione e speranza per quanti cercano la forza per rialzarsi. Attorno ho avuto leggende di questo sport, hanno creduto in me e mi hanno incoraggiata”.
Il coach tedesco Huth la spinge a continuare: “Non ha mai avuto infortuni, perchè dovrebbe smettere?”. L’abbraccia anche la coreografa Lori Nichol, canadese.
Carolina fra un mese ha i mondiali, a Milano. “Voglio vivere quest’altra bella esperienza, le decisioni non si prendono mai a caldo. Isolde Kostner mi ha sempre detto “sentirai quando è il momento di smettere”, io non l’ho ancora avvertito, poi spero di riuscire a trasmettere tutta l’esperienza accumulata”.
A Sochi fu bronzo, Pechino è lontanissima, sarebbe la quinta olimpiade, che magari è nei sogni anche di Federica Pellegrini, una delle altre campionesse più amata dagli italiani. “Il pattinaggio ha molte forme, vediamo quale sarà la soluzione giusta fra 4 anni”. Potrebbe fare l’allenatrice o la dirigente.
DOPING La quarta positività è per una russa, la bobbista Sergeeva, per uno stimolante cardiaco. Il nuovo caso mette in dubbio il ritorno della bandiera russa alla cerimonia di chiusura. A capeggiare la delegazione Usa ci sarà Ivanka Trump, la figlia del presidente Donald, e incontrerà il presidente sudcoreano Moon.
PIAZZAMENTI E SPERANZE
Nel freestyle, ski cross, Debora Pixner esce ai quarti, dopo un passaggio del turno al fotofinish, con caduta, ruzzolando verso il traguardo. Nel pattinaggio velocità, sui 1000 metri è 30° il veneziano Mirko Giacomo Nenzi. Biathlon, 4×7,5, 12. l’Italia con Bormolini, Hofer, il friulano Montello e Windisch.
Alle 6, la 50 km di fondo tecnica classica, con Francesco De Fabiani, Dietmar Noeckler, Maicol Rastelli e Giandomenico Salvadori. Dalle 11 il team event di sci, con Federica Brignone, Chiara Costazza, Irene Curtoni, Stefano Gross, Riccardo Tonetti e Alex Vinatzer. Pattinaggio velocità, alle 12 Francesca Lollobrigida (da medaglia) e Francesca Bettrone, dalle 14 la finale maschile con Andrea Giovannini da podio.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”