Con la 2^ promozione di fila per il Parma, si è chiusa la stagione del calcio professionistico italiano. L’Alessandria è beffata all’ultima gara, come in regular season, sfuma così la 6^ promozione per il trevigiano Bepi Pillon, subentrato a 3 giornate dalla fine.
La Lega Pro cambia nome, dopo 9 stagioni tornerà a chiamarsi serie C. I playoff hanno convinto e al presidente Gravina sono arrivati persino i complimenti del collega della Uefa Ceferin, magari sarà evitato il primo turno, per coinvolgere meno delle 28 società premiate con l’accesso alla post season.
Gli organici dei campionati vedono il nordest in ascesa. L’Udinese ha chiuso 13^, prepara la 23^ serie A di fila, record, per una provinciale. Il Chievo viene dal 14° posto e insegue la 10^ salvezza in sequenza: torna il derby veronese, grazie alla risalita dell’Hellas, da seconda. Il Cittadella prepara l’11^ stagione in B, dal 6° posto, con uscita al primo turno playoff, e dopo 12 anni si riaffaccia il Venezia. Il Vicenza è risceso in C dopo 5 stagioni, rischia il fallimento: se sopravviverà, troverà il Pordenone, 3° nel girone B e da due stagioni semifinalista; il Padova (quarto ma uscito al primo turno), il Bassano (10^ e ultima delle qualificate) e il Mestre, che mancava dalla C1 dall’83. Se la vedranno con Sudtirol, Mantova, Albinoleffe e Feralpi Salò; Reggiana, Modena, Ravenna e Santarcangelo; Fano, Maceratese, Fermana e Sambenedettese; Gubbio e Teramo.
Vanni Zagnoli