Vanni Zagnoli
Saul Niguez (in copertina) infiamma il Vicente Calderon e decide la seconda semifinale di Champions. Lo spagnolo di 22 anni salta Thiago, Bernat e Xabi, evita Alaba e con il sinistro a giro trova l’angolino. E’ un gol alla Futre e in fondo ha ragione il portoghese, Pallone d’argento nell’87, con l’Atletico Madrid: “Simeone cambia la storia di un club perdente”.
Quell’argentino brillantinato e capopopolo meritava la conferma a Catania, nel 2011, da allora crea miracoli con i colchoneros. I materassai possono rivincere la Liga e alzare la Champions evaporata due anni fa, allo scadere con il Real. Magari si ritrovano in finale, l’andata è positiva per entrambi e i bianco rossoblù la sbloccano in 10’. Il Bayern arranca, come con la Juve, sfiora il pari su cross da sinistra, Vidal svetta ma il pallonetto è salvato dalla testa di Gabi. Il cholismo è distruzione tignosa di gioco, ripartenze fulminee, come dimostra la parata di Neuer su Griezmann.
Senza Ribery (entrerà nel finale) e Robben, i tedeschi sono lenti, Lahm sarà titolare nella Germania per la 7^ grande manifestazione di fila ma a 32 anni spinge meno. Memorabili il tifo degli spagnoli, il ritmo di Koke e Juanfran e giocate di Saul. Il secondo tempo è più tedesco, con la traversa da 25 metri di Xavi Martinez, le chiusure su Coman e Lewandowski, la parata di Oblak su Vidal. Griezmann lancia Torres, il sinistro va sul palo.
ATLETICO MADRID-BAYERN MONACO 1-0: 10’ pt Saul.
A cura di Giangabriele Perre