Il Milan arriva al derby decisamente peggio dell’Inter. Aveva velleità di scudetto, il quarto posto e la Champions come obiettivo minimo, ha perso 3 delle ultime 5 gare: 4-1 all’Olimpico con la Lazio, 2-0 a Genova con la Sampdoria e 0-2 con la Roma. E pensare che in estate erano i nerazzurri teoricamente in ritardo sul mercato, in questi due mesi si è vista la differenza di esperienza tra Montella e Spalletti, al punto che il dg Fassone già pensa a Mazzarri, che valorizzò al Napoli e all’Inter. Calhanoglu è squalificato, Conti infortunato, così il tecnico rossonero varierà il 3-5-2, con Bonaventura a sinistra e Suso a destra. Lo scorso anno lo spagnolo fece doppietta all’andata, era il migliore, adesso è penalizzato dal cambio di modulo e viene dalla prima panchina, dopo il prestito al Genoa. Musacchio recupera l’affaticamento muscolare, è in dubbio Kalinic per la lesione agli adduttori subita prima della sosta. André Silva viene da 9 gol nelle qualificazioni ai mondiali, raggiunti con il Portogallo, ma al Milan ha inciso poco e rischia di lasciare spazio a Cutrone, a segno per la 4^ volta in 4 gare, con l’under 21. “Montella – ci racconta a Ferrara il bomber azzurrino – mi insegna tanto, da ex attaccante, come movimenti. E’ stata la mia estate, spero di avere una chance anche nel derby. La nostra stagione sarà davvero positiva solo se vinceremo qualcosa, per il momento siamo lontani ma c’è tempo”.
Questo comasco di famiglia molisana ha le stimmate del giocatore importante. Importante è anche il proselitismo societario, al punto che Han Li e il brand ambassador Franco Baresi hanno tenuto a Shanghai il primo seminario per attrarre nuovi potenziali sponsor. Allontanati, per il momento, da -7 dai cugini.
Fra i probabili titolari, il veterano è Handanovic, alla 6^ stagione in nerazzurro, dietro solo a Nagatomo, arrivato un anno prima. “Il derby si prepara da solo – racconta -, è un piacere scendere in campo. Fosse per me giocherei sempre gare così”.
Il presidente di Pirelli Tronchetti Provera visita Appiano Gentile: “E’ una partita seria, i tifosi vogliono vedere impegno. Spalletti è un leader, ci sono tutte le premesse per un grande campionato, l’Inter deve lottare sempre per lo scudetto”.
“Il mister – riprende il portiere, che rinnoverà sino al 2021 – ci fa lavorare in maniera diversa, in difesa. Si vedono anche ‘strappi’ degli esterni di 40-50 metri. Noi non abbiamo la coppa, per una stagione è un bene”.
In avanti Icardi, Perisic e Candreva, ma anche Joao Mario, efficace nel Portogallo.
Vanni Zagnoli