Fiorentina-Milan era la partita di Montella, finisce 1-1, mentre lui viene presentato al Siviglia. Nello staff si porta Enzo Maresca, che vinse 2 delle 5 Europa league colte dagli spagnoli in 11 stagioni. Entrambi sono stati esonerati un mese fa, è lo strano del calcio.
Meno strano il pareggio del Franchi, con i viola a fare la partita e la squadra di Gattuso a recuperare in 3’, è la prima rimonta stagionale, ad arginare la grande crisi, con la massima prudenza, da provinciale.
Pioli recupera l’argentino Pezzella e torna al 4-3-3, escludendo per la prima volta Federico Chiesa, per il portoghese Gil Dias, obiettivamente in palla: tornano Sportiello e Biraghi, Badelj, Thereau e Simeone, è stato un errore escluderli con la Lazio perchè, in quest’anno toscano senza Europa, valeva la pena inseguirla tramite la coppa Italia. Gattuso ritrova Gigio Donnarumma, rilancia l’ex Montolivo e Borini (in ribasso), confermando Cutrone (opaco) al posto dell’infortunato Kalinic. Il possesso palla è viola, il Milan nel primo tempo assomma tre angoli, senza tiri, con ritmi blandi. A parte il contropiede sbagliato da Benassi, nell’assist a Veretout, le occasioni sono prima dell’intervallo, con il fallo di Romagnoli su Simeone che si beve Bonucci e si invola verso la porta, il centrale se la cava con l’ammonizione: Banti non la ritiene chiara occasione da gol, neppure dopo avere consultato il Var. Donnarumma piazza parate su Simeone, servito da Benassi, e sul colpo di testa di Gil Dias, a sfruttare il cross sempre insidioso di Biraghi, con palla contro la traversa, sulla respinta.
Il primo tiro rossonero è al 6’ della ripresa, con Suso, a giro, ma Sportiello è pronto. Donnarumma è decisivo di nuovo, sul tiro centrale di Badelj, servito da Dias. Gattuso richiama Borini per Calhanoglu, il turco aveva già vivacizzato il derby, mentre Pioli si gioca la carta Chiesa. La Fiorentina insiste, passa con il 6° gol di Simeone. Veretout apre a sinistra per Biraghi, il traversone è teso e preciso e il figlio dell’allenatore dell’Atletico Madrid gira di testa, dimenticato da Bonucci e Romagnoli. Da destra Suso fa partire una delle sue traiettorie infide, Sportiello respinge corto e Calhanoglu infila il secondo gol in campionato. Non varrà ancora 22 milioni però è credibile.
La Fiorentina chiude l’anno con il 7° risultato utile, in sequenza, restando 2 punti avanti. Di buono per il Milan c’è il pari, sesto e settimo posto restano a 2-3 lunghezze, l’Europa è ancora lì, non quella vera.
E’ il grigiore generale a preoccupare, dei Calabria e Rodriguez, Kessie e Bonaventura sono irriconoscibili rispetto a quando erano all’Atalanta, e Cutrone in trasferta è timidissimo. Con la proprietà cinese, sono passati da 7 a 15 i milanisti che guadagnano almeno 2 milioni netti l’anno, mentre la Fiorentina non ne ha giocatori tanto pagati e anche solo per questo la passività del gioco milanista è inaccettabile. “Non volevamo perdere – ammette Gattuso -, qualche giocatore non era al top ma abbiamo fatto la gara che dovevamo. Non siamo bellissimi eppure cominciamo a fare le cose da squadra. Per un tempo abbiamo cercato pochissimo i centrocampisti, nella ripresa è andata meglio. Ci siamo abbassati per non soffrire. Chalanoglu è rinato con il lavoro, ha doti incredibili”.
Vanni Zagnoli
Fiorentina-Milan 1-1
GOL: st 26′ Simeone, 29′ Calhanoglu.
FIORENTINA (4-3-3): Sportiello 5.5; Laurini 6, Pezzella 6 (28′ st Vitor Hugo sv), Astori 6.5, Biraghi 6; Benassi 5,5 (21′ st Eysseric 5,5), Badelj 6, Veretout 6, Gil Dias 6 (9′ st Chiesa 5,5), Simeone 6,5, Thereau 5,5. All. Pioli
MILAN (4-3-3): G.Donnarumma 7; Calabria 6, Bonucci 5,5, Romagnoli 5, Rodriguez 5.5; Kessie 6 (46′ st Locatelli sv), Montolivo 6, Bonaventura 5,5 (27′ st Andrè Silva 6); Suso 6,5, Cutrone 5.5, Borini 5 (8′ st Calhanoglu 7). All. Gattuso. Arbitro: Banti di Livorno 5.
Note: ammoniti Romagnoli e Veretout per gioco falloso. Angoli 2-4. Recupero: pt 1’, st 3’. Spettatori: 30.213 (paganti 12978), incasso 745.304 euro.
