Vanni Zagnoli
Riprende la serie A e debuttano vari acquisti dell’ultim’ora, nella speranza anche di ripopolare gli stadi. Nelle prime due giornate, da 10 anni gli spettatori non erano così scarsi e allora le novità sono davvero provvidenziali.
Domani alle 18 allo Juve stadium esordisce Pjanic (nella foto), rimasto in panchina con la Fiorentina e all’Olimpico con la Lazio, sarà anche la prima dall’inizio per Higuain, subentrato per il ritardo di condizione. Di fronte i bianconeri avranno il Sassuolo, capolista mancata per i tre punti persi a tavolino con il Pescara, senza Berardi, infortunato, e per due volte capace di dire no al richiamo di chi è favoritissimo per il 6° scudetto di fila. C’è grande amicizia fra i due ad, Marotta e Carnevali, che ha portato nel distretto delle ceramiche molti talenti juventini.
Nell’altra metà di Torino, la presentazione di 4 rinforzi in grado forse di portare i granata in zona Europa league, tantopiù dopo il 5-1 al Bologna. Rossettini aveva convinto nel 3-2 subito a San Siro con il Milan, De Silvestri e Castàn erano in campo alla 2^ giornata, rimpiazzano Glik (Monaco) e Maksimovic, finito in prestito al Napoli. “Non si allenava più con noi – racconta il ds Petrachi – è stata una caduta di stile verso i tifosi”. Domenica con l’Atalanta c’è la prima di Valdifiori, il regista preferito da Sarri: a Empoli arrivò in nazionale, a Napoli viene da una stagione da riserva di Jorginho: ”Ho lasciato la Champions, per abbracciare un progetto importante”. Il presidente Cairo è l’azionista di maggioranza del Corriere della Sera, le attenzioni sul Toro sono aumentate e il playmaker 30enne si dividerà la costruzione con Vives: “La trattativa è stata lunga, nelle ultime ore di mercato c’era il timore che non si concretizzasse, nonostante avessi dato la disponibilità dall’inizio del ritiro. Ora cerco il mio primo gol in A”.
Nel 4-3-3 di Mihajlovic ci sta bene. Al pari di Hart, portiere dell’Inghilterra, in prestito dal Manchester City, con Padelli retrocesso a 12°. De Silvestri era già alla Sampdoria con Sinisa, il paraguagio Castan viene da quasi un biennio senza giocare, per il delicato intervento al cervello. “Ho voglia di rinascere – spiega -, i medici mi hanno detto che manca solo la continuità. Alla Sampdoria avevo detto sì a un allenatore, Montella, poi ne è arrivato un altro, Giampaolo. Sono dinamiche di mercato”.
Le stesse che hanno portato all’Inter Joao Mario, per 40 milioni, dallo Sporting Lisbona. Solo Vieri era costato di più (45), a Pescara affiancherà Medel in mezzo, alle spalle dei trequartisti, in particolare di Banega, regista non così convincente. Il portoghese di 23 anni è duttile e arrembante, campione d’Europa, leva il posto a Brozovic: “I primi giorni sono positivi – spiega -. La serie A è molto competitiva, ma l’obiettivo si può raggiungere”. Ovvero la Champions league.
Lo stesso traguardo anelato dal Milan, nel quale Josè Sosa a Napoli ha giocato solo 10’. Domenica con l’Udinese si piazzerà alla destra di Montolivo, mentre Lapadula sarà ancora in panchina. Come Mauri a Empoli. Debuttano, invece, Falcinelli al Crotone e Diamanti nel Palermo. E al Genoa torna Perin, dopo l’infortunio che gli è costato il ruolo di terzo portiere agli Europei.
A cura di Francesco Delendati