Vanni Zagnoli
Il Chievo era lì, a 3’ dai tempi supplementari, e li avrebbe anche meritati, perchè in 10 contro 11 per metà secondo tempo oppone una resistenza strenua, antica, nelle corde di Rolando Maran. Per carità, la Fiorentina ha costruito di più ma è normale, tantopiù al Franchi. E in fondo senza quel penalty discutibile magari sarebbe finita ai rigori. Nel recupero, Gobbi tocca appena Bernardeschi, il contatto ci può anche essere tuttavia è leggero, Celi è fiscale, come sui due cartellini rossi. Bernardeschi trasforma, i veronesi non lo accettano, perchè nel dubbio allo scadere non si fischia mai la massima punizione.
La partita comunque è palpitante, come raramente avviene in un ottavo di coppa Italia, solo però nel secondo tempo, dopo l’espulsione di Radovanovic. Inizia il toscano Zarate, replicano Floro Flores e Inglese, poi Bernardeschi. Il serbo incappa nella seconda ammonizione per fallo su Tomovic, sulla punizione Bernardeschi dà ragione a Roberto Baggio: ha la classe dei campioni, coglie la traversa. Nella ripresa i viola fanno viola il Chievo ma Sorrentino a 38 anni si conferma fra i migliori, tra i pali. Tuffo sul destro di Vecino, opposizione al bolide mancino di Bernardeschi, salvataggio sul palo sul tiro dal fondo di Federico Chiesa, con errore di Kalinic a porta vuota. I gialloblù resistono, il peggio è passato e anzi Castro e Bastien procurano due ammonizioni, il 20enne belga impensierisce anche Tatarusanu. La variabile impazzita è proprio Samuel Bastien, Zarate interviene da dietro, l’ammonizione poteva bastare. Il portiere romeno nega il gol qualificazione a Castro, a un quarto d’ora dalla fine, su colpo di testa ravvicinato. Sorrentino dice di no anche a Ilicic. Poi quel rigore, destro sul piede sinistro. “Mi sono sentito toccare – conferma Federico Bernardeschi – e sono caduto. Era difficile domare il Chievo, ma sul campo eravamo messi bene”.
Era finita 1-0 anche in campionato, con stesso andamento, primo tempo equilibrato, ripresa a prevalenza fiorentina. Il Chievo è alla 3^ sconfitta in sequenza, la 4^ nelle ultime 5 trasferte. Passa la Viola, che nei quarti giocherà a Napoli. Non è mai la coppa Italia del presidente Campedelli, solo per tre volte ai quarti. Resta la salvezza, già ipotecata, con quel +15 sul Palermo.
Fiorentina-Chievo 1-0
GOL: 47’ st Bernardeschi rig.
Fiorentina (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Tomovic 5.5, Sanchez 6.5, De Maio 6, Maxi Olivera 5 (34′ st Ilicic sv); Badelj 5 (33′ st Cristoforo 6), Vecino 6.5; Chiesa 5.5 (45′ st Borja Valero sv), Zarate 5.5, Bernardeschi 7; Kalinic 5.5. All.: Sousa.
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 7; Izco 5.5, Cesar 5.5, Spolli 6, Gobbi 6; Castro 6 (37′ st Birsa sv), Radovanovic 5, Bastien 7; De Guzman 6; Floro Flores 5.5 (1′ st Gamberini 6), Inglese 5.5 (34′ st Meggiorini sv). All.: Maran.
Arbitro: Celi di Bari 5.
Note: ammoniti Castro, Tomovic, Vecino, Badelj, Kalinic e Gobbi per gioco falloso, Sorrentino per proteste. Espulsi: al 47′ pt Radovanovic (doppia ammonizione), al 26′ st Zarate. Angoli 6-2 per la Fiorentina. Recupero: pt 2’, st 4’.
Spettatori: 6.477, incasso 54.737 euro.