Quattro partite da titolare e tre gol, per Bernardeschi. Sfrutta l’assist da destra di Douglas Costa e mantiene la Juve a un punto dal Napoli. Bianconeri a segno per la 24^ trasferta in sequenza, ma attendono 74’ per segnare, alla Sardegna arena, temporary stadio del Cagliari. Per una sera è befana, come gioco e rischi corsi. Da -8 aveva recuperato a -1 dal vertice, alla sosta da favorita virtuale, perchè anche la prima di ritorno lascia la sensazione di una Juve da 7° scudetto, per le individualità.
Il Cagliari gioca e lascia giocare, Diego Lopez è in Italia da 20 anni e rispetto a Rastelli è più efficace in fase difensiva. Alla Juve concede inizialmente tanto, la traversa di Dybala su punizione (fallo di Pavoletti), la girata dal limite di Higuain (fuori) e il gran sinistro di Bernardeschi, dall’ala, posizione in genere da cross, con traversa. L’ex viola raramente è titolare, è preferito a Mandzukic per turnover, si rivedrà sul gol. Benatia segna ma in fuorigioco. Anche i sardi sono insidiosi quando affondano, un colpo di testa di poco fuori di Pavoletti, due buone azioni, l’inzuccata di Pavoletti su angolo di Cigarini. Lì Szczesny compie una doppia parata, mostrandosi già probabilmente superiore a Buffon, infortunato. Il Cagliari guadagna metri, con il sacrificio in pressing di Padoin, friulano dai 5 scudetti, non tutti da comprimario. Farias ruba palla a Pjanic sulla trequarti, in area è chiuso. Il 4-3-2-1 bianconero diventa spesso 4-2-3-1, con Matuidi a sinistra, contrastato proprio dal 20enne Romagna, altro ex. Il centrocampo 6 tricolore di fila ha il 68% di possesso palla nel primo tempo, eppure viene preso d’infilata, Pavoletti serve in area Farias, l’ex Padova coglie il primo palo, complice il tocco del portiere.
Il secondo tempo riparte con il solito traversone cagliaritano da destra del Cagliari e la girata aerea di Pavoletti fuori di nulla. Dybala era in serata sufficiente, esce per una contrattura, per Douglas Costa, così bello con il Torino da meritare di essere confermato titolare. Si fa vivo presto, con il suo sinistro, neanche Pjanic trova lo specchio. Una contusione tocca anche a Khedira, con Mandzukic la Juve cresce in chili e altezza, per mezzora di assalto. Gli scontri sono frequenti, Chiellini come spesso gli è capitato chiude con il turbante. Curioso vedere anche il medico bianconero con l’auricolare, come fosse un guardalinee. Douglas Costa tocca sull’uscita di Rafael, il tentativo è troppo timido. Benatia dà una gomitata a Pavoletti, Calvarese non interviene e l’azione è troppo lontana dal gol per consentire l’intervento del Var ad annullare il vantaggio. I sardi urlano “ladri”, è un classico. Anche per il braccio di Bernardeschi in area sul tiro cross di Padoin. Era probabilmente rigore, ma quello di Mertens a Crotone non viene concesso.
Allegri sull’isola giocò per due stagioni e allenò per due, incassando una panchina d’oro, sino al classico esonero di Cellino. Da allenatore venne ingaggiato per la prima volta dall’amico Giovanni Rossi, ora ds rossoblù, nel 2003, all’Aglianese, e poi lo portò al Sassuolo, per la storica promozione in B. In serata è rimasto da Rossi, suo confidente personale. “Fiuuu”, avrà commentato, come da suo celebre tweet.
Vanni Zagnoli
Cagliari-Juventus 0-1
GOL: 29’ st Bernardeschi.
Cagliari (3-5-2): Rafael 6; Romagna 6,5, Ceppitelli 6, Pisacane 6,5 (43’ st Giannetti sv); Faragò 6,5, Cigarini 6, Barella 6, Ionita 5,5 (24’ st Sau 5,5), Padoin 6; Farias 6,5, Pavoletti 6,5. All. Diego Lopez.
Juventus (4-3-2-1): Szczesny 7; Barzagli 6, Benatia 5,5, Chiellini 6, Alex Sandro 5,5; Khedira 6 (15’ st Mandzukic 6), Pjanic 6,5, Matuidi 6; Bernardeschi 6,5 (34’ st Lictsteiner sv), Dybala 6 (5’ st Douglas Costa 6,5); Higuain 6. All. Allegri.
Arbitro: Calvarese di Teramo 5.
Note: ammoniti Matuidi, Pavoletti, Bernardeschi. Angoli 4-3. Recupero: pt 3’, st 6’. 16mila spettatori.
Da “Il Gazzettino”