E’ sempre più il mercato di budget enormi, che spesso portano grandi sconfitte. Il Psg investe 562 milioni, mica ha la certezza di raggiungere la seconda semifinale di Champions, nonostante l’ottimo Emery, in panchina. L’altra squadra degli sceicchi, il Manchester City, ne ha disputata una sola, la scorsa stagione, e con l’ingaggio del supervalutato Guardiola è peggiorato.
Il Real folleggia per il francese del Monaco Mbappè, ormai i 100 milioni sono rituali. Dice bene Zeman, incapace di portare il Pescara alla seconda salvezza in A, semplicemente perchè l’Abruzzo non ha forza economica: “L’Inghilterra tiene in piedi il calcio in Europa, compra tanti bidoni a prezzi astronomici e fa campare gli altri Paesi”. Eppure in Champions non fa più strada, l’Arsenal esce agli ottavi da 7 anni di fila, pur avendo un monte stipendi e un bilancio molto superiore al Napoli, mai ai quarti della coppa più importante. In Inghilterra e Spagna, Germania e Francia investono mediamente parecchio di più del nostro calcio, con l’eccezione di Juve, Milan e, a tratti, l’Inter. Le provinciali regine, l’Udinese e adesso l’Atalanta, cercano di guadagnare, con il calcio, all’estero i passivi sono elevati, ma non i risultati internazionali. Perchè in genere vincono le spagnole. Il Manchester United si è aggiudicato l’Europa league, ma con l’Ajax ha rischiato, pur valendo 3-4 volte gli olandesi. La 7^ e l’8^ dell’ultima Premier, Everton e Southampton, investono più delle nostre corrispettive. I blues si sono ripresi Rooney, mentre la Fiorentina si è presa i 40 milioni, per Bernardeschi. Il Southampton ne aveva spesi quasi 20 per l’uruguagio Ramirez e nonostante questo affarone il Bologna aveva rischiato di fallire…
