Il Gazzettino, Benevento-Napoli 0-2. L’infortunio a Mertens non è grave, il gol splendido. Insigne si vede poco ma non è mai banale. Bravo il Var a levare un rigore per fuorigioco precedente

Marek Hamsik ancora a segno (Reuters/corriere.it)

Benevento-Napoli somiglia a Crotone-Napoli, a varie trasferte della capolista che riesce a vincere senza concedere molto e senza neanche grandi rischi. Ancora non si sente la mancanza di Politano, sarebbe servito per turnover, per alleggerire il numero di partite di Callejon.
I sanniti sono tutti nuovi, al contrario degli azzurri, indeboliti dal mercato di riparazione, considerate le cessioni Maksimovic e Giaccherini. L’avvio è nell’entusiasmo della cerentola, Guilherme innesca Brignola, lancio di prima per Djuricic che vede l’inserimento a sinistra di D’Alessandro. L’esterno entra in area e con il sinistro impegna Reina sul primo palo. I sarristi replicano con la traversa di Insigne, il fantasista vede Puggioni fuori dai pali, il pallonetto dal limite non è premiato dal 13° gol ma era una genialata. Come il vantaggio al 20’, Hysaj serve Allan al limite, l’ex Udinese verticalizza in area, Mertens dribbla e infila con il destro sul palo più lontano. Mostra classe e sangue freddo, ritrova la forma di inizio stagione, l’appannamento è superato.
I numeri del primo tempo danno la sensazione dell’inferiorità degli “stregoni”: 2 tiri in porta con 6, 23 palle perse contro 15, un angolo a 5, 9’ in meno di possesso palla, De Zerbi sceglie di aspettare e poi non ha la forza per rimontare. Sì, prima dell’intervallo replica con Brignola (classe ’99; il portiere goleador Brignoli è in panchina), Mario Rui però respinge e Djuricic scaglia sull’esterno della rete. Di là Insigne centra per Allan, il destro in corsa è intercettato dal guanto di Puggioni. Gli azzurri abbassano il ritmo per rifiatare, controllano come fa una grande squadra, hanno imparato dalla Juve. Nei duelli individuali prevalgono per esperienza e tecnica, è giusto la vivacità giallorossa a mantenere per un po’ l’interesse sulla partita. Si azzera a inizio ripresa con l’errore di Venuti in uscita sulla trequarti, Allan allunga per Callejon, cross con tunnel ad Hamsik, che raggiunge i 98 gol in serie A. E’ a 108 partite di seguito nel Napoli, non tutte da titolare, mentre lo spagnolo raggiunge le 33 su 33 stagionali. Segno che Sarri usa poco la panchina e non leva i titolari neppure con due gol di margine. Anche perchè Koulibaly per anticipare Andrea Costa tocca la gamba, è rigore, uno di quelli che spesso non venivano sanzionati. Di Bello lo fischia, il silent check al Var porta a non concederlo perchè in avvio di azione Sandro è in fuorigioco, a destra, e La Penna davanti al computer ha rivisto tutto, evitando un errore arbitale.
Jorginho per non correre ulteriori rischi fa girare la palla, Djimiti e compagni sull’altro fronte sono imprecisi. Con l’ingresso di Coda, l’uomo della vittoria sulla Sampdoria, il Benevento non è tanto più efficace. Serve un’uscita di Puggioni per chiudere, le trame palla a terra del Napoli restano gradevoli.
Il confronto a distanza di giornata con la Juve premia i bianconeri per quel 7-0 con il Sassuolo, che suscita l’ironia dei tifosi campani. Impazza l’hashtag scansuolo, ovvero l’avversaria della Juve si scansa, lo diceva già Buffon l’anno scorso, della Sampdoria. Sarà anche il campionato più bello degli ultimi anni, per l’equilibrio, ma le partite poi non sono così incerte. La Juve ha la Champions, il Napoli l’Europa league, sul lungo periodo proprio la profondità della rosa bianconera dovrebbe avvertirsi e portare al sorpasso. Per ora Maurizio Sarri resiste, con merito.
All’andata, il Benevento perse 6-0, con l’ex stopper del Napoli Marco Baroni in panchina. La difesa dei giallorossi resta vulnerabile, per concentrazione, con il passare delle giornate diminuiscono le chances di vederli realmente in corsa per la salvezza. Buon per Verona e Spal, che hanno un’avversaria in meno, resta dunque amplissima la forbice fra prime e ultime. Neanche era indispensabile tutto questo pressing della capolista, per domare chi può battere tutti i record negativi. Mentre il Napoli può centrare i primati positivi.
Vanni Zagnoli
BENEVENTO-NAPOLI 0-2
GOL: 19′ Mertens, 2’ st Hamsik
Benevento (4-3-3): Puggioni 6; Letizia 6, Djimsiti 5,5, Costa 5,5, Venuti 5; Cataldi 5,5, Sandro 6,5 (38’ st Del Pinto sv), Djuricic 5 (23’ st Memushaj 5,5); Brignola 6 (18’ st Coda 5,5), Guillherme 5, D’Alessandro 6. All. De Zerbi.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6,5, Albiol 6, Koulibaly 6, Mario Rui 5,5; Allan 7, Jorginho 6,5 (39’ st Diawara sv), Hamsik 6,5 (25’ st Zielinski 6); Callejon 6,5, Mertens 7 (31’ st Rog 6), Insigne 6,5. All. Sarri.
Arbitro: Di Bello di Brindisi 6,5.
Note: ammoniti Djimsiti. Angoli: 2-5. Recupero: pt 2’, st 6’, 25mila spettatori.

Da “Il Gazzettino”

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