Il Gazzettino, Belo allontana Balo. In rovesciata come Riva, Vialli e Vieri, ha la potenza di Iaquinta e la precisione di Inzaghi, a 23 anni

La rovesciata di Belotti in Torino-Sassuolo (corrieredellosport.it/ansa)

Da un anno c’è solo Belo, non più Balo. Ed è un gran bel Belotti, soprattutto domenica, con quella rovesciata al Sassuolo. Canta il Gallo – molto più di Gallinari, che salta gli Europei di basket -, non c’entra Zucchero ma il bomber del Toro, che speriamo matador della Spagna, sabato. A 23 anni e mezzo, viene dalla miglior stagione, a lungo capocannoniere, il difficile è confermarsi e soprattutto trascinare la nazionale. La rovesciata si può azzeccare (senza essere Riva o Vialli o Vieri), ma il bergamasco si imporrà anche in azzurro? Vanta 4 gol in 9 gare, a occhio potrebbe essere titolare sino al mondiale del 2026, per ora non ha la stimmate del campione. Del mondo (Gilardino, Toni e Inzaghi), per ora vale Pippo, che con l’Italia non è mai stato titolarissimo in grande manifestazione.
Andrea Belotti prepara la prima a Madrid, da vincere, idem martedì, a Reggio con l’Israele, sennò si va agli spareggi e lì di nuovo il centravanti sarà fondamentale. Con Immobile, mentre Gabbiadini parte dalla panchina. E’ un gran segnale che il Toro lo trattenga, certo nessuno paga i 100 milioni di euro della clausola (anche perchè non li vale), però fa piacere una squadra non da scudetto si tenga il capitano. Non come la Fiorentina con Bernardeschi. Belotti ha la potenza di Iaquinta, iridato da quasi titolare ma poi acciaccato. E’ sempre andato in doppia cifra, escluso al debutto in A, a Palermo. Ah, ne aspettiamo anche la consacrazione in coppa, in fondo basta un 7° posto, per l’Europa league.
Vanni Zagnoli

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