Vanni Zagnoli
Il meeting di Ostrava passerà alla storia per la miglior prestazione mondiale dei 300, specialità non olimpica, e perciò non si usa l’espressione record del mondo. Lo stabilisce il sudafricano Van Niekerk, con 30”81”, cancellando così Michael Johnson, con un’azione di piedi negli ultimi 50 metri. Ai mondiali di Londra (5-13 agosto) farà 400 e 200 e sulla distanza più breve animerà la sfida stellare con il canadese De Grasse, in mancanza di Bolt. Che disputerà solo i 100.
In Rep. Ceca li vince in 10”06, con la solita partenza controllata, una discreta accelerazione, mentre negli ultimi 40 metri non forza di proposito. Fa il solito show davanti alle telecamere, gareggerà ancora a Montecarlo, il 21 luglio, ai mondiali anche sulla 4×100 e poi stop. A soli 31 anni. Lo stadio crea una bandiera giamaicana e poi un tenore gli canta l’inno.
Rudisha sui 1000 metri, altra distanza spuria, è solo quarto. Sempre brillante Mo Farah, vincitore dei 10mila in 27’12”09: disputerà l’ultimo ai mondiali, poi gareggerà solo su strada. In forma il tedesco Rohler nel giavellotto, oltre i 91 metri. Sui 100 ostacoli è sempre molto regolare Dutkiewics (Germania) in 12”72, fa ancora meglio sui 110 il francese Darien, in 13”10. Nel triplo, eccellente il 17,57 dell’americano Taylor.
Gianmarco Tamberi è settimo nell’alto, con 2,20, due centimetri in più rispetto al rientro di San Marino. Il campione mondiale indoor ed europeo supera al primo tentativo anche il 2,15 d’ingresso, il 2,24 non è ancora alla sua portata. “Ho sempre corso più veloce quando sale l’asticella – spiega -. Per ora il mio fisico non è ancora del tutto pronto per quel tipo di rincorsa. Devo saltare con una velocità controllata, come in riscaldamento, dove sono andato molto alto. Sono arrabbiato con me stesso per questa misura. Tornerò sabato, a Parigi, sempre in Diamond league”.
Vince il polacco Bednarek, oro europeo indoor, con 2,32.
Nei 1500, Margherita Magnani si ritira per il caldo, 30 gradi.
GLI ASSOLUTI. Al rinnovato stadio Grezar di Trieste, da venerdì a domenica, gli assoluti. Mancheranno l’altista Fassinotti, di nuovo infortunato, per fortuna leggermente, il triplista Donato, che invece rischia di saltare i mondiali per una distrazione al tendine del retto femorale della coscia destra e oggi farà un’altra visita. Ci sarà il meglio dell’atletica azzurra, nel lungo Kevin Ojiaku, terzo europeo dell’anno, con 8,20, sfidato da Randazzo: è in forse Howe, non al meglio, mentre Jacobs (l’altro ottometrista stagionale) gareggerà sui 100.