L’Italia è ferma al bronzo di Alessia Trost, ai mondiali indoor di atletica leggera, che stasera si concluderanno a Birmingham, ma è un peccato che le gare su Raisport ieri fossero solo in differita, al pari delle medaglie del ciclismo da mercoledì.
La giornata è corsa così su Raisportweb3, trovare però il canale non è immediato, è senza commento, con il solo speaker in inglese. E’ comunque il sabato della 4×400, in finale con la seconda prestazione di sempre, a 6 decimi dal record del 2014. Raphaela Lukudo (modenese del Sudan), Ayomide Folorunso (nigeriana di Fidenza) e l’aretina Chiara Bazzoni inseguono gli Usa, l’abruzzese Maria Enrica Spacca è superata dalla Gran Bretagna, complice le condizioni imperfette: il ripescaggio porta questa staffetta per la prima volta fra le migliori 6 al mondo e questo vale almeno quanto il bronzo europeo 2016 e la finale olimpica di Rio, all’aperto. Solo tre gli azzurri in pista, nei 60 ostacoli escono in batteria, Hassane Fofana è 25°, primo fra gli esclusi dalle semifinali, in 7”81, stesso tempo del bellunese Paolo Dal Molin, di origine camerunese e anni fa quotatissimo. Nessun miracolo stavolta da Fabrizio Donato, 41 anni, 11° nel triplo con 15,96 e due nulli. Vince Claye (Usa) con un buon 17,43, per 2 cm sul brasiliano Dos Santos e di 3 su Evora (Portogallo). I 1500 sono di Genzebe Dibaba, sulla britannica Muir, bronzo Olanda. Asta: 4,95 per l’americana Morris, seconda Sidorova, bronzo la greca Stefanidi. Sorpresa sui 400, oro Spagna (Husillos), 44”92, sul domenicano Santos e il ceco Maslak. Nel peso, oro al neozelandese Walsh, 22,31, quarto risultato al mondo, il migliore dell’ultimo decennio: argento al tedesco Storl, bronzo Cechia (Stanek) e in 7 vanno oltre i 21 metri. Terzo titolo iridato anche per la venezuelana Yulimar Rojas, nel triplo, davanti alla giamaicana Williams e alla spagnola Peleteiro. Spettacolo nell’heptathlon, oro al francese Mayer per 5 punti sul canadese Warner. 800 alla Polonia, con Ksczczot in 1’47”47, 400 femminili con doppietta americana, Okolo e Wimbley. E il terzo oro americano in pochi minuti arriva da Kendra Harrison, 7″70 nei 60 ostacoli (argento Manning), bronzo olandese, con Visser.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”