Agli Europei per nazioni di Lille, l’Italia è solo 7^, con 221 punti. Ci fosse stata la Russia, sarebbe finita 8^, eguagliando il peggior piazzamento, di Stoccarda 2011, ovvero da quando esiste questo format. Vince la Germania, davanti a Polonia e Francia, fra le 11 partecipanti retrocedono Bielorussia e Paesi Bassi. I 19 oriundi o naturalizzati non bastano a cogliere anche soltanto un oro. Ieri è stato 2° sugli 800 il trentino Benedetti, grazie alla squalifica del polacco Kszczot, dopo una gara anche di testa, che ha fatto ricordare il suo successo di due anni fa. L’altra medaglia arriva da Alessia Trost, 1,94 e pass per i mondiali, nell’alto: commette un errore a 1,85, il secondo a 1,94 (da 4 anni all’aperto non va oltre questa misura) e per la formula della manifestazione dispone di soli due tentativi a 1,97 e li sbaglia.
Fabrizio Donato si stira al quadricipite nel rincorsa del triplo, al secondo tentativo, è in dubbio per Londra. Nei 3mila siepi, è quinto il bellunese Bamoussa, staccato di 12”, era in testa a 3 giri dalla fine. Sesta Laura Strati, la vicentina che vive in Spagna, ripescabile per i mondiali, con 6,24 e due metri di vento contro, dopo essere stata seconda, e ha la stessa misura della 5^. Sesti anche Bouih sui 3mila e la 4×400 femminile, 3’29”84, con la pordenonese Marzia Caravelli in difficoltà nella sua frazione. Settimi posti nel giavellotto per la bellunese Paola Padovan, esordiente, con 55,45, e per la 4×400 uomini. Ultima la padovana Santiusti sui 1500, è stato un errore del dt Locatelli farle bissare gli 800, dov’è a un secondo dal minimo per i mondiali.
Vanni Zagnoli