Il Gazzettino, atletica. Folorunso e Pedroso in semifinale dei 400 ostacoli, Marzia Caravelli fuori male: ha 36 anni, smette? Tortu passa, ma non va. La panciuta polacca vince il peso. Lo spettacolo dei 1500, con lo sprint anche di miss testosterone. Le belle tripleste sudamericane, la medaglia dell’Ungheria. E l’Italia è a un finalista in 5 giorni…

Ayomide Folorunso (gazzettadiparma.it), vive a Fidenza

Vanni Zagnoli
Senza doppia sessione, tipica del nuoto, i mondiali di atletica sono un po’ sghembi, perciò la giornata di Londra è stata ammezzata. Nel pomeriggio, la prepotenza di Van Niekerk anche sui 200, 20″19. “E un saluto a Gemona del Friuli”, sussurra. E’ fra la quindicina di stranieri di vaglia che si allena in Italia, in parallelo agli azzurri stranieri. Come Bencosme, domenicano di Ivrea, 5° nella seconda semifinale dei 400, in un modesto 50”29: “E’ l’atletica, mi rialzerò”.
Tutto fa spettacolo, anche le qualificazioni del triplo, pur senza Fabrizio Donato, argento europeo indoor, e Daniele Greco: “In calvario dal 2013, qualificazioni a Mosca, con 7-8 incidenti gravi”. Sta bene Filippo Tortu, oro juniores agli Europei di Grosseto, dopo il bel Golden gala, con infortunio al ristorante, la maturità e la ripresa con il padre Salvino. Ricorda Lemeitre, per filiformità e biancore, a livello continentale raccoglierà l’eredità del francese. Dipinge una buona curva, alla Mennea, si arena sul rettilineo, è 3° al fotofinish, in semifinale con 20”59, difficilmente raggiungerà la final. “Ero arrabbiato – dice, chewingum in tv -, pensavo all’eliminazione. Mi irridono per il tuffo, mi ha salvato. Prima del riscaldamento, gioco a carte con i fisioterapisti. Cerco il personale”.
Emozione alla presentazione di Ayomide Folorunso, parmense delle Fiamme oro Padova, nigeriana sui 400 ostacoli. E’ quarta, passa in 55”65, stagionale ma poi affaticatissima. Marzia Caravelli omaggia la scomparsa di Chessa, pure di Pordenone, ex allenatore di Rossit e Trost, è 5^ in 56”92. Esce: a 36 anni lascerà? Passa per 7 centesimi Yadis Pedroso, cubana di Salerno, 56”41.
Il martello è della Polonia: Wlodarczyk (due olimpiadi, 77,90) è la star panciuta, bronzo a Kopron (74,74); argento Cina, Wang, 75,98. Gran triplo, con la definitissima colombiana Iguaren battuta per 2 cm da Rojas, venezuelana, a 14,91; bronzo Kazakhistan, ai 77, Rypakova. Buoni i 110 ostacoli, con 13”04 McLeod fa gioire la Giamaica, a 10 centesimi il russo Shubenkov; stupefacente l’Ungheria, bronzo con Baji, a 13”28. Entusiasmano i 1500, Kipyegon esalta il Kenya, Simpson è all’interno è d’argento, Caster Semenya, miss testosterone.

 

 

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