Gazzetta di Reggio. Il dirompente direttore Paolo Cagnan, un anno e mezzo a grande impatto

Paolo Cagnan, bolzanino, è direttore della Gazzetta di Reggio da un anno e mezzo
Paolo Cagnan, bolzanino, è direttore della Gazzetta di Reggio da un anno e mezzo

 

Paolo Cagnan, bolzanino, è direttore della Gazzetta di Reggio da un anno e mezzo
Paolo Cagnan, bolzanino, è direttore della Gazzetta di Reggio da un anno e mezzo

Non bisognerebbe mai parlare di dove si collabora, qui faccio un’eccezione, ci tenevo. La Gazzetta di Reggio collaboro dal 2002, negli ultimi anni sempre di meno e non per mia scelta e allora mi concedo questo lusso, di parlare del direttore, il bolzanino Paolo Cagnan.

L’avevo chiesto, mesi fa, mi disse che non c’era bisogno, io lo faccio volentieri, ma più avanti lo farò eventualmente anche per Gigi Manfredi, capo della redazione reggiana de Il Resto Del Carlino.

Perchè tanto interesse? Vivo e giro a Reggio, in particolare di notte perchè ho questa curiosa abitudine e allora leggo con un pizzico di regolarità la Gazzetta di Reggio, per proporre cose in sintonia. O anche non in sintonia, ma per studiare il taglio. E poi perchè i reggiani discutono dei temi locali, non dello sport nazionale.

Dunque, Cagnan. Intanto ha criticato i consiglieri comunali, rei troppo spesso di pensare solo al gettone, di dilazionare decisioni, appunto di fare melina. Bel coraggio, per davvero.

Mesi fa per caso ho letto di una polemica con l’Ente Fiera di Mancasale, facendo riferimento a una lettera in cui la controparte parlava degli investimenti pubblicitari. Grande. Grande coraggio.

Un anno fa, quasi, Cagnan prese posizione contro la Gazzetta di Reggio stessa, si scusò per avere accusato l’Ascoli di ottenere favori arbitrali, dopo avere già ottenuto favori dopo il fallimento. “E’ stata una vergogna”.

Dovrei ricordare tutto, adesso non mi viene molto altro. Se non che Cagnan è sempre presente, alla Reggiana e al PalaBigi, come se fosse il capo della redazione internet de La Gazzetta. Se l’edizione cartacea negli anni ha diminuito lo spazio, Paolo Cagnan punta forte sui social, sulle fotografie, sulla sinergia con il quotidiano. Lancia personalmente anche notizie nazionali curiose.

Quel che vorrei fare il stesso qui, ma a parte mia moglie e pochi amici sono da solo e allora devo fare delle scelte.

Cagnan ha scelto di far discutere, di sorprendere. Come quando è stato in visita all’ex manicomio, un giorno vorrei andarci anch’io, per alcuni sabati avevo fatto servizio civile in un padiglione, il Besta.

Paolo Cagnan ama anche i pezzi leggeri, di costume, estivi, come il florilegio sui nomi curiosi delle località nella nostra provincia, non solo Cavola e Corneto.

Altra idea che vorrei plagiare, quando avrò occasione.

Insomma, è un alto atesino tosto, sempre al centro del dibattito. Non conosco i dati, ma certamente con Cagnan la Gazzetta aumenta i click e le vendite, anche la credibilità. Con questo direttore non reggiano ma tra i reggiani, tosto come fosse un Castori, l’allenatore del Carpi, per quanto è determinato e sempre lucido. E coraggioso.

Vanni Zagnoli

 

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