Reggio Emilia
Walter Zenga è di casa, di fronte alle telecamere. Veniva dai mesi in Rai, si presenta a Sky e analizza: “Il grande rammarico di questa partita sta nel primo quarto d’ora della ripresa, lì abbiamo concesso i due gol e interpretato male la disposizione in campo, eravamo troppo bassi e troppo larghi. Avevo richiamato i difensori uno a uno, dicendogli che stavamo facendo male, debbo capirne il perchè. In generale ci sono stati attenzione e voglia, il primo tempo non è spettacolare ma la squadra è stata in campo e sul 2-0 la reazione è importante”.
Il migliore, tuttavia, è Cordaz. “Para il rigore nel finale e aveva piazzato anche una parata chiave, ma non dimentichiamo la palla gol clamorosa per il 2 pari. Sul raddoppio Romero scivola e consente a Politano quella prodezza”.
Alla fine con chi se l’è presa?
“Discuto il recupero. Se danno 4’, con un cambio si aggiungono 30”. Se l’arbitro ferma il gioco per un silent check, dovrebbe recuperare anche quei 45”. Magari avremmo preso un altro gol, magari pareggiato o conquistato un angolo”.
Perchè questi alti e bassi rituali?
“Nel primo tempo teniamo il campo bene, concedendo nulla, perchè riprendiamo in quella maniera? La strada non è facile, ma neanche impossibile, c’è da lavorare. Esistono anche le altre squadre, dunque i meriti del Sassuolo. Quando gli avversari ti pressano, devi aumentare l’attenzione, poi è arrivato il nostro bel quarto d’ora”.
Perchè ha levato Stoian?
“Dovevamo recuperare un gol, per questo ho inserito un attaccante in più, Trotta, e Adrian non era brillante come nel primo tempo”.
Quanto inciderà l’effetto Scida?
“La squadra deve trascinare perchè il pubblico ti inciti, a Crotone questo succede in maniera esponenziale, lo stadio aiuta. Nicola ha fatto qualcosa di straordinario, non siamo in una situazione drammatica. Qui sono abituati a lottare, nessuno ci regalerà niente, il gruppo ha grande disponibilità per quanto è stato fatto prima”.
Fortunatamente, laggiù vi aspettano…
“Ci sono ancora tante partite, a lungo questa l’abbiamo interpretata bene. Non sempre si può sorridere, mi auguro di fare benissimo”.
Andrea Barberis ha fatto argine, a centrocampo: “La sconfitta è pesante – spiega -, immeritata, serviva più cattiveria alla ripresa. Siamo vivi, ci crediamo, serviva maggiore cinismo davanti alla porta. Zenga ci dà due concetti elementari, il 4-3-3, e scuote l’ambiente. Assimiliamo quanto vuole il mister, questa settimana inizieremo a lavorare in maniera più profonda, è fondamentale battere il Chievo dopo 4 sconfitte”.
Vanni Zagnoli