https://www.enordest.it/2022/10/30/volley-se-ne-parla-di-piu-anche-per-il-caso-egonu/
Vanni Zagnoli
Per lo sport, escluso il calcio, è stata la notizia dell’anno. Soprattutto, l’onda lunga è stata tale che persino l’Italia vincitrice del campionato del mondo maschile non ha avuto così tanta audience, nella settimana successiva, con quella frase razzista ascoltata o letta da Paola Egonu.
Dunque, il volley femminile ha chiuso al terzo posto il mondiale, nonostante fosse favorito.
Dopo quella sconfitta, i giornalisti presenti in Olanda hanno lavorato come si dovrebbe fare sempre, anche sugli sport vari, senza fare sconti, dando notizie, anticipando panorami, come avviene nel calcio.
Alla vigilia della finale per il 3° posto, Mattia Chiusano su Repubblica.it – inviato – esce con questo pezzo.
E’ venerdì pomeriggio, due venerdì fa. L’url dimostra che nel titolo era prevista anche la parola Egonu. E il giorno della finale per il 3° posto La Stampa, con Angelo di Marino, inviato, prospetta un quadro non tanto dissimile, cioè con Mazzanti molto in bilico.
Soprattutto, è l’apertura di pagina su La Gazzetta dello Sport, nel volley, a firma di Gian Luca Pasini, a far discutere gli appassionati e a scatenare la prima ondata di critiche degli appassionati di volley.
Ravennate, una vita alla rosea, firma anche di vela e di sport paralimpici, Pasini parla di “possibile (probabile?) avvicendamento in panchina” e di problemi fra il tecnico Mazzanti e Paola Egonu. O meglio, anche Repubblica cita il malcontento per i privilegi che gode l’opposta più popolare al mondo, probabilmente.
Prima della finale per il bronzo, interviene il presidente federale Manfredi, a spiegare che considerazioni verranno fatte nel prossimo mese. A domanda di Pasini, non smentisce frizioni in seno al gruppo.
Rammentiamo invece il video con Paolo Egonu a parlare con il procuratore Marco Raguzzoni. “Non puoi capire, non puoi capire. Mi hanno chiesto perché sono italiana… Questa è l’ultima partita con la Nazionale”.
Dopo il punto della vittoria, messo a segno da Anna Danesi, l’opposta azzurra è rimasta a lungo in campo abbracciata ad altre compagne. Due martedì fa ha pubblicato su instagram come ha festeggiato in disco, con le amiche.
La stessa Egonu si era dichiarata single alla Domenica Sportiva, su Rai2, alla vigilia delle gare chiave, al microfono di Simona Rolandi. Che a sua volta ai grandi eventi sportivi – noi eravamo in Slovenia e Polonia, per i maschi e c’era – è sempre accompagnata dal bellissimo compagno, Andrea Di Santo, titolare di uno chalet a Porto Sant’Elpidio, località turistica delle Marche. Nell’ultima settimana del mondiale, Egonu ha parlato solo con Sky, con l’ex pallavolista Francesca Piccinini, con lei in nazionale nei suoi primi anni.
Il silenzio dispiace a La Gazzetta dello Sport, presente dalla seconda fase, in Olanda, e poi a Repubblica, che si è aggiunta dai quarti, come in Slovenia e poi in Polonia, e a La Stampa, dalla semifinale. E soprattutto loro hanno scatenato il toto ct. Il sabato sera, certo, era passata in mixed zone per precisare se resta in nazionale, c’erano la federvolley e Repubblica. Non la Gazzetta, dal momento che ne aveva attaccato Gian Luca Pasini, facendo il nome nell’intervista a Sky. Che poi da domenica non ne ha più riproposto quel brano.
Ebbene, nelle ultime due settimane hanno commentato la vicenda di quella frase razzistica che l’ha fatta piangere un po’ tutti i quotidiani, compresi La Verità e Il Fatto, Il Foglio e persino Il Quotidiano del sud. Per citare testate che raramente si occupano di attualità sportiva. Una puntata l’abbiamo letta su Italia Oggi, giovedì, testata assolutamente lontana dallo sport e dai campioni. Fra l’altro è tutto sulla rassegna stampa che quotidianamente pubblica la Fipav. Manca giusto il link a La Zanzara, con le solite provocazioni di Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
Noi abbiamo chiesto un commento al presidente mondiale di Fivb Ari Graca, la risposta è arrivata dall’ufficio stampa, a nome della federazione mondiale e di Volleyballworld organizzatori dei mondiali. “Paola Egonu è ammirata da milioni di fan in tutto il mondo. Ha indossato la maglia della sua nazionale italiana con dedizione regalando prestazioni atletiche incredibili che l’hanno resa una delle migliori giocatrici di questo sport. Mentre la selezione dei giocatori della Nazionale è responsabilità della Federazione Italiana Pallavolo, ci auguriamo che Paola decida di continuare la sua carriera di successo nella Nazionale italiana e di emozionare i suoi numerosi tifosi in tutto il mondo”.
Sulla frase, l’Fivb non ha commentato nel merito e noi stessi abbiamo cercato di capire chi l’abbia pronunciata. Egonu alla federazione ha detto che è stata una sommatoria di critiche, di insulti sui social, che ha letto direttamente o che qualcuno le ha riportato. Si ipotizzava un giornalista olandese, su Italia Oggi un giornalista brasiliano.
Dallo scorso fine settimana ha raggiunto la Turchia, il Vakifbank Istanbul, vincitore di mondiale per club e Champions league. La sensazione è che chieda di saltare la Volley nations league, vinta anche grazie a lei, che pure potrebbe avere la fase finale in Italia. Ecco, se la federazione la ospiterà, le chiederà un sacrificio, diversamente potrebbe magari chiedere qualche sconto di allenamento, un trattamento privilegiato, quello lamentato anche dalle compagne.
Di Egonu colpisce la voglia di guardare in camera, quando appare su Sky o su Raisport, è molto attenta al look.
Scrive Chiusano, Repubblica, sul cartaceo, due domeniche fa.
“In pochi minuti, dopo il pianto, Paola Egonu si ricompone, parla con un sorriso sbarazzino, alternato a espressioni più serie e tese, esibendo il suo piercing al naso, ciglia lunghissime e ammaliatrici, e nelle orecchie airpods che trasportano la sua musica preferita, da Ayra Starr a Billie Eilish”.
Due mercoledì fa, a Milano, al teatro Gerolamo, alla presentazione del campionato, a Egonu Simona Rolandi sulla frase razzistica le chiede solo, sul palco, se le abbia fatto bene l’ondata di solidarietà, perchè a suo favore sono intervenuti politici, soprattutto di sinistra, personaggi, semplici cittadini. Lei conferma. Anche quanto scrisse in telecamera la sera dello scudetto, a Monza. “E’ solo un arrivederci”. Alla serie A1, all’Italia.
Il resto è un dibattito infinito, in particolare su dal15al25.gazzetta.it, il blog alimentato da Gian Luca Pasini e da Valeria Benedetti (Davide Romani è passato alla redazione ciclismo, ogni tanto comunque scrive ancora, di volley), con una marea di critiche, di attacchi personale al giornalista romagnolo, redattore esperto, in Gazzetta, accusato di non fare analisi tecniche delle partite o di avere provocato, in qualche modo, Egonu. Mai peraltro ha scritto che non merita la nazionale, come ha dichiarato la campionessa di famiglia nigeriana, nata a Galliera di Cittadella, in provincia di Padova.
Pasini lavora come pochi, con una presenza costante, molto in anticipo, sulle grandi partite.
Come si vede in alcuni video che posta su youtube (ha chiamato il canale Glpinella), era spesso nello stesso albergo dell’Italia – ma lo sono anche i giornalisti di Rai (Marco Fantasia il cronista) e Skysport (Alessandro Acton per le interviste, Roberto Prini in telecronaca) – e allora vede, soprattutto in più giorni, cosa non va fra i giocatori.
Ancora, dal primo boom del volley, con la Teodora Ravenna e poi il Messaggero Ravenna, campioni d’Italia e d’Europa, quindi da oltre 30 – è del 1961 – ha un rapporto privilegiato il rapporto con i procuratori, con i patron, con gli ex, con gli addetti ai lavori, con gli stessi protagonisti.
Come ci racconta il grande ex Carlo Gobbi, sino al 2006 firma degli sport vari, in Gazzetta, “quando andrà in pensione Pasini la pallavolo sparirà, sulla rosea”. Forse no, perchè l’oro mondiale al maschile ha ridato grande spazio, in queste settimane.
Anche Valeria Benedetti, la signora della redazione volley, negli ultimi anni meno sui campi delle grandi manifestazioni – c’era al mondiale italiano maschile del 2018 -, ha dovuto intervenire per spiegare ai lettori come avvengono le scelte, di certo incide anche Giorgio Specchia, il capo delle varie, in Gazzetta.
Il volley, fra l’altro, è più difficile del calcio, da interpretare.
Tutti con pseudonimo, naturalmente, gli attacchi sul web a Pasini e in parte anche a Valeria. Nessuno ha notato come Mazzanti abbia risposto tranquillamente a Pasini, in video, nonostante l’articolo di due sabati fa in cui lo si dava per sostituibile. Certo ha spiegato poi il suo pensiero, in tv, ma senza acredine, limitandosi a dire: “Strano che sia uscito prima della finale per il bronzo”.
E Pasini a spiegare che poi si sarebbe perso nella settimana successiva, con la vigilia del campionato.
Da un gruppo di tifosi di Perugia, su facebook, gli arrivano contestazioni particolari, di una foto sbagliata nel giorno dello scudetto, di altri errori. La carriera parla per lui, tutti i mondiali seguiti, di volley, dal ’92, escluso quello del 2002, perchè impegnato con la vela, e anche le olimpiadi.
Aggiungiamo che Egonu aveva reagito male anche alle critiche dopo il bronzo europeo 2019, allora scelse Rai, con Maurizio Colantoni, che da anni racconta sul suo instagram il dopopartita con i campioni, soprattutto i maschi.
E’ tipico di certi campioni, come Ibrahimovic, prendersela con i giornalisti, in genere sono cose più da calcio.
L’effetto è che si parla tanto più di volley. In realtà per quella domanda ancora misteriosa rivolta a Paola. Che, involontariamente, di qui a quando deciderà di ritornare in nazionale, alimenterà ancora di più il suo personaggio. Come Zaytsev. Ma è più forte di Ivan.
Zaytsev intervistato da Andrea Zorzi e da Pasini al festival della Gazzetta, unico volleysta sul palco da solo. Intervistato anche da Chiusano su Repubblica, nella settimana che portava all’avvio della serie A1 maschile.
A Pasini imputano anche di avere fatto un commento per recuperare il rapporto con Egonu “Ora la federazione la protetta”. Da capo rubrica della pallavolo, in alcuni giorni del mondiale ha lasciato il commento a colleghi meno specialisti, Paolo Marabini, Francesco Ceniti. In tutte le redazioni il capo rubrica fa pure i commenti. In Gazzetta nel basket è Paolo Bartezzaghi.
In altra epoca c’erano più redattori e magari con due inviati sui grandi eventi sarebbe stato diverso.
Va aggiunto che il blog è una fonte di notizie per tanti giornalisti, nel mondo, e che gli inviati di Repubblica e Stampa – presenti anche alla presentazione del campionato femminile – sono molto esperti ma a digiuno di volley, anche se Angelo Di Marino l’ha seguita già a Tokyo.
Sarebbe bello, infine, se ogni commento sul web fosse con il nome e il cognome veri e anche la città, come avviene nelle lettere firmate che si pubblicano sui quotidiani.
Su dal15al25 sono 230 commenti, per il video “gli attacchi di Paola alla Gazzetta”.
Ed è un blog che ha probabilmente un unico eguale, e sempre nella Gazzetta. E’ questionedistile.gazzetta.it, di Stefano Arcobelli, dedicato al nuoto e alla pallanuoto.
Tutto questo è per raccontare cosa ci sia dietro il lavoro dei giornalisti agli eventi o a distanza e con i campioni e il dialogo con i lettori, martellanti con nickname.
Qui invece ritorniamo sulla presentazione del campionato, andata in diretta su Raisport. Intanto Conegliano ha già vinto le prime 2 partite, con Bergamo e a Busto Arsizio, la seconda al tiebreak.
Le squadre da scudetto sono altre tre, Scandicci con l’ex ct Massimo Barbolini, Novara e Monza, finalista a sorpresa dell’ultima stagione.
“Ogni anno – dice il ct Davide Mazzanti – il campionato è più avvincente e i roster sono più competitivi. Non c’è niente che possa essere più allenante per la nazionale della serie A”.
Miriam Sylla è nel sestetto ideale del mondiale con Anna Danesi. “Grazie alle compagne ho avuto il premio. Siamo state brave a rialzarci dopo la semifinale persa con il Brasile. Ora è strano indossare la maglia di Monza, dopo 4 anni in cui abbiamo vinto tutto, con Conegliano, compreso una Champions league e un mondiale per club. E quando reincontrerò l’Imoco spero di vincere”.
Il presidente di Lega Mauro Fabris.
“Non si può essere abbreviare ulterioramente la stagione del campionato, è già compressa per le nazionali”.
Il presidente del Coni Malagò.
“Tutte le nazionali giovanili sono state vincenti, in questa estate. Sono passato al centro Pavesi e ho visto lavorare molto bene il club Italia. Siamo riconoscenti al campionato femminile, contribuisce a che le nazionali facciamo bene in ogni competizione internazionale. E rammento Anna Danesi al Volleyro’, a Casal de’ Pazzi, Roma”.
Il messaggio del presidente federale Giuseppe Manfredi: “Tante campionesse straniere hanno scelto di militare in A1, il livello è ulteriormente lievitato. Anche l’A2 coinvolge tutto il territorio”.
Per l’Imoco Conegliano parla Asia Wolosz, la capitana, uscita ai quarti dei mondiali, al tiebreak con la Serbia di Daniele Santarelli. “Le aspettative sono le stesse di sempre, faremo di tutto per vincere, abbiamo 10 giocatrici nuove, la società ha fatto un bellissimo lavoro. E la serie A resta il miglior campionato del mondo”.
Il presidente Piero Garbellotto: “Con Pietro Maschio puntiamo ad arrivare in fondo a tutte e 5 le competizioni, questo campionato è il più difficile dei nostri 10 anni”.
Il presidente Fabris, vicentino, ha voluto un premio per l’allenatore Daniele Santarelli, campione del mondo. “Arrivo dopo 20 anni in cui la Serbia è stata allenata da Zoran Terzic, sono molto diverso nell’allenare, comunque sono riuscito a vincere”.
Sul palco del teatro a Milano anche Pinerolo neopromossa in serie A, con Veronica Zago. “Siamo nuove, ancora non ci crediamo, di essere qua con le migliori”. L’altra neopromossa è Macerata.
La coppa Italia di serie A2 è andata a Brescia, è premiata la capitana Jennifer Boldrini.
La supercoppa sarà il 26 novembre a Firenze, al palaWanny. “Il giorno prima della giornata contro la violenza nei confronti delle donne, è un regalo al presidente Wanny Di Filippo”.
“Sono 11 anni con Mastergroupsport – dice l’ad Antonio Santamaria -, Abbiamo grandi aziende con noi, alla coppa Italia di Roma Monza e Novara sono scese con il treno livreato di Trenitalia, come solo Juve e Inter. Il nostro sport è portatore di valori sani. Le squadre di serie A1 e A2 hanno raccolto aiuti per l’Ucraina, il pullman della Lega volley femminile ha portato in Italia 56 persone, anche non pallavoliste. Alla presentazione c’è anche la commissione europea, con Massimo Gaudina, sposa il volley femminile e la rappresenta in Italia”.
Enzo Barbaro è il nuovo dg, viene da Busto Arsizio. “Ho trovato un ufficio meraviglioso”. Lì si prende un bacio da Consuelo Mangifesta, ex pallavolista, a capo della comunicazione della Lega.
Quest’anno l’Italia ha 6 squadre in Europa: Novara, Conegliano e Monza in Champions, Scandicci e Busto in Cev, Chieri in Challenge cup.
La coppa Italia si disputerà il 28 e 29 gennaio del 2023.
La regular season di serie A avrà 26 giornate, con 14 squadre. Iniziata il 23 ottobre, terminerà l’8 aprile. I playoff inizieranno il 15 aprile, sino al 15 maggio, quarti e semifinali al meglio delle 3 gare, le finali al meglio delle 5, dal 6 maggio.
In serie A2, girone A a 12 squadre, il B a 11. La poule promozione sarà a 12 società, la vincitrice sale in A1. Poi i playoff al meglio delle 3 gare. Poule salvezza a 11, 6 retrocedono in serie B. La coppa Italia di A2 si disputerà il 29 gennaio.
Il Friuli è rappresentato dalla Libertas Martignacco e da Talmassons (Udine), il Veneto da Montecchio Maggiore (Vicenza) e dal Vicenza.
Da “Enordest.it”